Ecco il nuovo scandalo nella gestione dei contributi pensionistici, definiti silenti, da parte dell’INPS, anche con il contributo di un video di Michele De Lucia esponente del partito Radicale, che spiega questo ennesimo meccanismo volto a fregare la povera gente.
Ma cosa sono precisamente i contributi silenti?
Poniamo il caso di una persona iscritta alla gestione separata dell’INPS che cessi la sua attività prima del raggiungimento dei requisiti minimi per la pensione stabiliti dalla legge Fornero (ricordiamo che oltre al raggiungimento dell’età richiesta dalla normativa vigente per ottenere la pensione di vecchiaia bisogna anche aver versato almeno venti anni di contributi alla stessa cassa previdenziale per la quale si effettua richiesta), questa persona oggi, anche “grazie” alla crisi economica e alla difficoltà nel ricollocarsi sul mercato del lavoro, si troverebbe a non poter raggiungere i 15 anni minimi richiesti per una prestazione previdenziale completa e ad accedere solo all’assegno sociale (di importo bassissimo, di solito poche centinaia di euro al mese, una cifra che non consente di fare una vita dignitosa) e a lasciare nelle casse dell’INPS fior di contributi faticosamente accumulati.
UNA VERA E PROPRIA BEFFA, si stima che i contributi silenti nelle casse dell’INPS ammontino a quasi 20 miliardi di euro, lo scandalo è stato parzialmente affrontato dalla riforma del 2011 ma solo per chi ha una pensione calcolata sul metodo contributivo, rinviando la pensione al raggiungimento dei 70 anni però!
Insomma forse una toppa peggiore del buco considerando che un ragazzo che ha iniziato a lavorare intorno ai 25 anni dovrà camparne 90 per recuperare, forse, quanto versato nelle casse dell’INPS!
Aperiodico gratuito di socializzazione |
| Contact Us
| Invita i tuoi amici
| RSS:
Blog
| Video
| News
| Links
|
Commenti