Articolo preso da Il Giornale:
Sembra ieri, ma è già passato un anno: purtroppo, torna la festa più idiota del calendario, questa nostra Halloween alle vongole che scimmiottiamo con sempre maggiore passione dalla tradizione americana. Prepariamoci: anche questa notte saremo circondati da un sacco di brava gente euforica e svalvolata, tendenzialmente ad altissima gradazione alcolica, senza chiedersi perché, senza alzare la testa, senza mai uscire dal branco.
Feste a tema, cene a tema, addobbi a tema, regali a tema: come un natale blasfemo, la ricorrenza pagana rende omaggio alle tenebre e alla morte, spacciandosi come vigilia di Ognissanti, ma sconfinando in molti casi direttamente nel rito satanico.
Però alle nostre giovani mamme questo non interessa: come negare pure ai piccoli la festa che ormai tutti festeggiano? Carnevale è solo una volta all’anno, diamine: vogliamo almeno lasciare che i nostri bambini si divertano anche a fine ottobre, con i travestimenti macabri, i cappelli da strega e le zucche spettrali? Parentesi: la Consulta nazionale dell’agricoltura comunica che in questo ponte, per l’americanata de noantri, si consumerà un milione di zucche, quasi tutte sprecate sui davanzali. Che ci fa, a noi, la fame nel mondo?
Se non altro, quest’anno c’è una bella novità: in mezzo al marasma appecoronato, c’è qualcuno che prova a ribellarsi.
Appuntamento a Venezia, già città d’arte, ma ormai a pieno titolo sede mondiale di tutti gli eccessi, di tutte le trasgressioni e purtroppo anche di tutti gli svacchi. Ovviamente anche stavolta sarà caos, però con l’eccezione: all’Halloween dello sballo, modaiola ed etilica, omaggio al vuoto e alla morte, si oppone un’altra soluzione. Contro la notte degli spiriti, la notte dello spirito. È l’idea piuttosto coraggiosa, perché c’è anche il serio rischio di finire a bagno nei canali, dell’Associazione Nuovi Orizzonti. I suoi missionari, preti e laici che lavorano da anni in varie zone d’Italia per evangelizzare da capo questo Paese confuso, si piazzeranno al centro della Laguna e proveranno a parlare d’altro: per esempio, di come tanti tra loro siano usciti dal buio di droghe e alcol guardando verso la semplice luce del messaggio, restituendo un senso all’esistenza. Niente di triste e di noioso, non è il caso: ci si vedrà per strada, all’angolo, dove capita. Sono previsti musiche e spettacolo del «Joymix Team», ma lì a fianco la chiesa di San Giovanni Elemosinario resterà aperta fino all’alba per chi volesse concedersi anche un quarto d’ora di confronto, di riflessione, fosse pure di preghiera.
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