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Jackson beveva i farmaci da siringa

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TGCOM - Michael Jackson era così dipendente da tranquillanti e medicinali che arrivava a bere anche quelli destinati a un uso intravenoso, tipo il Propofol, il sedativo che lo ha ucciso. A sostenerlo sono gli avvocati della difesa del dr. Murray, secondo i quali questa ipotesi è l'unico modo di spiegare come mai sarebbero state trovate tracce di Propofol nello stomaco di Michael.


Lo scopo della difesa dell'ex dottore di Michael, accusato di omicidio colposo, è chiaro. Dimostrare da una parte quanto Jackson fosse fuori controllo in quanto a uso di farmaci, e soprattutto come in buona parte si autogestisse assumendo tranquillanti e altro all'insaputa del dottore.

Murray ha sempre affermato di aver somministrato lui il Propofol, potente sedativo normalmente utilizzato per operazioni chirurgiche, a Jackson, ma solo dietro precisa richiesta del cantante. Puntando sul quantitativo trovato nello stomaco, l'intento è di liberarsi dell'accusa di aver sbagliato in dosaggio in quanto a dare il colpo di grazia sarebbe stato il medicinale assunto direttamente da Michael nel modo non corretto.

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