L’accordo tra Terna e la Regione Siciliana.
Stretta collaborazione nella pianificazione e realizzazione, nel pieno rispetto del territorio, di una rete elettrica efficiente in Sicilia e in particolare in provincia di Messina e nella Valle del Mela. Questi gli obiettivi del protocollo d’intesa che prevede nuovi investimenti per lo sviluppo della rete elettrica siciliana per 1 miliardo di euro firmato nei giorni scorsi a Palermo dal Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta e dall’Amministratore Delegato di Terna Matteo Del Fante, alla presenza del Direttore Corporate Affairs di Terna, Giuseppe Lasco, dell’Assessore Regionale Territorio e Ambente, Maurizio Croce, del Segretario Generale della Regione Sicilia, Patrizia Monterosso, e di Pietro Sciortino, Capo Gabinetto dell’Assessorato Beni Culturali e dell’Identità siciliana guidato da Carlo Vermiglio.
Terna, AD Matteo Del Fante, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, prevede nuovi investimenti sulla rete siciliana per un importo di 1 miliardo di euro. Un piano che pone particolare attenzione all’area della Valle del Mela dove, successivamente alla realizzazione di un nuovo collegamento elettrico, sarà possibile demolire numerosi chilometri di vecchie linee aeree.
Le nuove infrastrutture elettriche – I tre elettrodotti a 380 kV di tensione, “Chiaramonte-Gulfi-Ciminna”, “Paterno-Priolo” e “Assoro-Sorgente2-Villafranca”, la stazione elettrica 380/150 kV “Sorgente 2”, il riassetto delle rete elettrica di Palermo, in particolare dell’area di Casuzze e Tommaso Natale, e della Provincia di Messina, sono i principali interventi individuati dal Protocollo per i quali Terna e la Regione Sicilia si impegnano a una stretta collaborazione nella fase autorizzativa e realizzativa al fine di coniugare efficienza e sostenibilità. In particolare, verranno valutate contestualmente le problematiche legate alla sicurezza, affidabilità e continuità del servizio elettrico nel perseguimento degli obiettivi ambientali ed energetici indicati dal Piano Energetico Ambientale Regione Sicilia. Particolare rilievo sarà, poi, dato alla condivisione della localizzazione degli interventi elettrici di razionalizzazione e sviluppo previsti nel Piano di Terna attraverso criteri congiuntamente definiti e approvati dalla Giunta di Governo Regionale. Al fine di coordinare il processo di concertazione, condividere le scelte localizzative degli interventi e rendere l’iter autorizzativo degli interventi più snello ed efficiente verrà, inoltre, istituito un Tavolo Tecnico Regionale che coinvolgerà Terna, le Amministrazioni Centrali della Regione Sicilia, le Provincie Regionali, gli Enti Locali e il Partenariato.
Attenzione all’ambiente – Il protocollo dedica un’attenzione particolare alla provincia di Messina e alla Valle del Mela, caratterizzata da una forte presenza di infrastrutture elettriche nei comuni di Barcellona Pozzo di Gotto, San Filippo del Mela, Pace del Mela, San Pier Niceto e Condrò. A valle della recente entrata in esercizio dell’elettrodotto “Sorgente-Rizziconi” e del futuro collegamento tra le stazioni elettriche “Sorgente 2” e “Villafranca”, infatti, sarà possibile la demolizione di numerosi km di vecchie linee elettriche nell’area.
L’impegno di Terna per lo sviluppo sostenibile – L’impegno per l’ambiente e per uno sviluppo sempre più sostenibile nasce dalla consapevolezza che il mandato di una grande azienda infrastrutturale come Terna, che realizza opere e servizi elettrici di interesse pubblico, non può prescindere da una sensibilità sempre maggiore nei confronti del patrimonio ambientale e paesaggistico del Paese. La politica ambientale di Terna si è tradotta nella sigla dei Protocolli d’Intesa con le principali associazioni ambientaliste (tra cui Wwf Italia, Lipu, Legambiente) per migliorare i criteri ambientali nelle attività di pianificazione e sviluppo della rete, con particolare riguardo alla minimizzazione degli impatti sulla biodiversità.
Per esempio, per la “Sorgente-Rizziconi”, in fase progettuale Terna ha tenuto in forte considerazione un insieme di indicatori sociali, ambientali e territoriali, per valutare i potenziali effetti della linea elettrica nel territorio e per determinare i “fattori di condizionamento” morfologico, umano, ambientale e culturale rispetto alla predisposizione del tracciato. L’analisi del contesto iniziale è stata utilizzata per individuare l’alternativa migliore per il collegamento tra la Sicilia e la Calabria. La realizzazione di nuove infrastrutture, inoltre, ha permesso a Terna di demolire, dal 2010 a oggi, 600 km di vecchie linee, liberando più di 2.200 ettari di terreno. Accanto agli effetti positivi in termini di sicurezza del servizio e di costo finale dell’energia elettrica, lo sviluppo della rete determina una riduzione delle emissioni da parte del sistema elettrico: con la realizzazione degli interventi previsti nel Piano di sviluppo di Terna si stima una riduzione delle emissioni del settore pari, a regime, a circa 15 milioni di tonnellate annue di CO2.
Fonte: Quotidiano di Sicilia
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