Ora anche il PD ha paura delle monetine.
Fanno male le monetine e solo ora che sono arrivate direttamente sulla testa della sinistra, ci si ricorda di Craxi. Dal ’92 ad oggi s’ode un sinistro tintinnio di monetine che però, a stare ai fatti, non ha messo paura ad alcuno visto e considerato che si è continuato a rubare allegramente in nome della democrazia.
Per fortuna erano in pochi a Siena a tirare monetine sulla testa del omissis. Non vorremmo essere “sbranati”, le monetine erano dirette a Mussari. Scrive Cundari.
Siamo lì, sempre di banche parliamo e di debiti impaccotati in Derivati. Di tangenti s’è sentito l’odore, ma per il momento non è ancora spuntato all’orizzonte un funzionario alla Greganti.
Dunque ricapitolando: in galera prima del processo non devono andare; per quelli già condannati dopo le elezioni ci sarà l’aministia od in subordine un’altro indulto; per quelli in attesa di condanna, ci penserà la prescrizione a venirgli incontro. Per quei poveracci invece che hanno visto svaporare i loro risparmi investiti in azioni MPS e per tutti noi che abbiamo dovuto indirettamente sborsare altri quattro miliardi per coprire i buchi scavati dai derivati di Mussari, se vogliamo dirci civili secondo questi signori, non possiamo nemmeno farci sbollire la rabbia di essere stati raggirati e gridargli a muso duro in piazza tutta la nostra disistima.
E’ una questione di giustizia: loro possono rubare indisturbati e stimati noi, nemmeno imprecare.
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