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Essere Stanchi: Fisiologici, Patologici E Psicologici

Le persone malate di stanchezza sono più numerose oggi di quando bisognava imballare a mano il fieno ed il bucato si faceva insaponando e sbattendo i panni su un'asse di legno.
Non si sente dire altro che : la sera torno a casa esausto dall'ufficio... Sono così stanca che non cucino un vero e proprio pasto per i bambini da una settimana... Posso dormire quanto voglio: mi sveglio sempre più distrutto di quando sono andato a letto. 
Viviamo nell'età degli elettrodomestici, dei trasporti organizzati in maniera capillare; e allora come si spiega tutta questa stanchezza?


Esistono tre principali categorie di fatica:

stanchezza cronica

FISICA.
Si ha quando, a causa del sovraffaticamento dei muscoli, le scorie prodotte dall'attività metabolica - come l'anidride carbonica e l'acido lattico - si accumulano nel sangue e sottraggono energia all'organismo.
Questo tipo di fatica in genere si accompagna ad un gradevole senso di stanchezza, quale si può provare dopo una dura partita a tennis od una lunga passeggiata.
La terapia è semplice e veloce: riposo, per consentire all'organismo di eliminare le scorie e ricaricarsi.
Non bisogna comunque dimenticare che la stanchezza dell'uomo moderno è più spesso il frutto di poco esercizio fisico che di affaticamento eccessivo.
Il rimedio più efficace contro la fatica è allora un aumento dell'attività fisica.

 

PATOLOGICA.
In questo caso la stanchezza è il campanello d'allarme, o la conseguenza, di uno stato patologico che può andare da un semplice raffredore a malattie serie come il diabete o il cancro.
Di solito a questo si accompagnano anche altri sintomi che permettono di stabilire la vera causa del malessere, ma chiunque accusi un senso di spossatezza per un lungo periodo, qualche settimana, dovrebbe sottoporsi al più presto ad un accurato controllo medico.

PSICOLOGICA.
Conflitti e problemi emotivi, soprattutto depressione ed ansietà, sono tra le cause più frequenti di stanchezza prolungata, nella quale spesso ci rifugiamo per non prendere di petto il vero motivo della nostra depressione, che può essere per esempio un lavoro poco soddisfacente.
In certi casi la depressione costituisce una valvola di sicurezza contro i conflitti emotivi repressi, come quelli derivanti da un matrimonio infelice.
Trattenuti a forza dentro di noi, questi sentimenti trovano spesso una via d'uscita sotto forma di sintomi fisici, di cui lafatica è una delle manifestazioni più comuni.

stanchezza sul lavoro

Molte persone affatticate all'estremo grado non sanno nemmeno di essere depresse.
Sono talmente occupate ad autoingannarsi o a preocuparsi della loro stanchezza che non si accorgono delladepressione..
Una condizione tipo è la sindrome della casalinga. Ne sono colpite molto giovani mamme che, un giorno dopo l'altro, sfaccendano in casa, si occupano dei bambini, preparano da mangiare, quasi sempre senza mai conoscere persone interessanti o avere qualcosa di bello in cui sperare la sera a compenso di un'attività noiosa e ripetitiva.
Nel loro animo si fanno strada risentimento, invidia per il lavoro del marito, senso di colpa; ma poichè rinunciano a mettere le carte in tavola, il risultato è un diffuso senso di stanchezza.
Oggi che la maggior parte delle mamme lavora fuori casa, la sindrome della casalinga può essere la conseguenza di ruoli e responsabilità contrastanti e dal senso di colpa di non stare più coi bambini, cui spesso si accompagna un effettivo stato di esaurimento fisico dovuto al tentativo di svolgere più ruoli contemporaneamente.

La fatica psicologica è aggravata a volte dalla difficoltà di prendere sonno causata da conflitti emotivi latenti.
Accade allora che il soggetto soffra di insonnia o che, pur dormendo il numero di ore stabilito, si giri e rigiri nel letto per tutta la notte, abbia un sonno popolato di incubi e si svegli esausto.
Scoprire la natura dei conflitti emotivi latenti è il primo, fondamentale passo per curare la stanchezza psicologica e spesso basta a ridurla in maniera considerevole.
Le vitamine ed i tranquillanti non servono quasi mai, i sonniferi e l'alcool sono controproducenti, la caffeina è nel migliore dei casi una soluzione temporanea il cui abuso può causare gravi stati d'ansia che sconvolgono la vita di una persona.
Le strade da seguire sono diverse: Dieta, Ginnastica, Sonno, Conoscere i propri cicli energetici e Concedersi delle pause.
La più importante resta sempre il sorridere a tutti, rendersi simpatici supplisce anche le fatiche più stressanti accomunando gli altri alla nostra causa.

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