Ho constatato che la gente è pronta a perdonarti qualunque errore se ti trova simpatico, e ti giudica con la massima severità, fossi anche uno che non sbaglia mai, se la scintilla del gradimento non scocca.
Tutto dipende dal fattore simpatia.
In politica i voti di simpatia possono cambiare i risultati di un'elezione, e lo stesso accade negli affari.
I quadri che sanno foderare di simpatia la loro determinazione sono destinati a diventare i grandi dirigenti del futuro.
Questo perchè i capi, nel settore privato come in quello pubblico, devono potersi esporre serenamente al giudizio di tutti e di mietere consensi un pò dovunque, tra i dipendenti, i simpatizzanti, nei mezzi di comunicazione.
Come essere graditi agli altri non è una cosa che s'impara.
Chi si sforza di essere simpatico a tutti i costi in genere non ci riesce.
Ma si possono descrivere alcune delle qualità che sono le prerogative della gente simpatica.
Una di esse è l'ottimismo. Un vecchio adagio suona così: - il pessimista vede la difficolta in ogni occasione, l'ottimista vede l'occasione in ogni difficoltà -.
Gli ottimisti chiedono spesso aiuto ad altre persone.
Reagiscono alle delusioni, come il rifiuto di un posto di lavoro, formulando un piano d'azione.
In simili casi, i pessimisti reagiscono invece presumendo che non si possa far niente per cambiare la loro situazione.
Quando uno si trova in mezzo a gente che si lamenta in continuazione di come gli vanno male le cose, dopo un pò comincia ad accarezzare sogni di fuga.
Le persone che si rendono simpatiche, al contrario, invece di autocommiserarsi danno una mano, si occupano dei fatti propri e sono pronti a ridere, soprattutto di se.
Un'altra caratteristica della persona simpatica è quella di mettere gli altri a loro agio, risultato, questo, invariabilmente raggiunto dai dirigenti capaci di dominare le proprie emozioni.
I dirigenti di questo tipo accettano le persone per quello che sono, e cosi facendo riescono ad ottenere di più da loro.
All'altro estremo si collocano i dirigenti che cercano di ottenere il massimo dagli altri con la durezza, l'inflessibilità, perfino la spietatezza.
L'esperienza sottolinea che anche se alcune di queste persone guidano imprese in buona salute, nella maggior parte dei casi creano problemi cronici relativi al morale dei dipendenti.
Questi dirigenti non riescono ad ottenere la collaborazione dei subordinati e colleghi perchè sono arroganti, ostili ed agressivi.
Anche se formalmente risultano vincitori, in pratica perdono sul piano della simpatia, e ciò potrebbe ripercuotersi negativamente sulla loro carriera.
Molte persone non vengono licenziate per incapacità ma, come risulta da studi compiuti da addetti all'assunzione dipersonale dirigente, a causa di conflitti di personalità.
Su una pubblicazione per manager si legge che quando un quadro raggiunge i livelli medi della gerarchia dirigenziale, i principali requisiti di cui ha bisogno per progredire ulteriormente sono la capacità di comunicare con i superiori e la capacità di motivare i subordinati.
Le persone che destano simpatia non prendono se stesse o il loro lavoro troppo sul serio.
Ciò vale sia nei rapporti di gruppo sia nei rapporti tra individuo ed individuo.
In qualunque situazione, quale sia il livello sociale, è importante seguire la vecchia massima texana che dice: -Abbraccia forte gli amici, ma ancora più forte i nemici, cosi forte che non possano divincolarsi. -
Discorso che risulta ancora più importante in politica.
Questa lezione vale per tutte le professioni.
La persona che non è benevola con i rivali getta via un'occasione d'oro.
Un leader astuto sa che il rivale di una certa situazione può facilmente diventare il prezioso alleato di un'altra.
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