Il 75% degli adulti viene preso dall'ansia quando si trova ad una festa, per esempio, dove non conosce nessuno.
Come evitare l'apprensione da contatto col prossimo? Preparandosi.
Una buona preparazione è essenziale quando si deve comunicare con gli altri.
Mettiamo che siete invitati ad una cena importante che avrà luogo tra due settimane e che fra gli invitati ci sia un uomo politico.
Sarà bene che leggiate i giornali e riviste ed ascoltate i notiziari per poter parlare di politica con cognizione di causa.
Durante la cena immaginate di essere il conduttore di un programma di interviste televisive e fate domande alle quali non sia possibile rispondere semplicemente con un si od un no, come:- Secondo lei, chi.....-, -Che cosa pensa di.....-, e non lasciate cadere l'argomento.
Una preparazione scrupolosa vi garantisce in tutte le circostanze, sia che dobbiate tenere un discorso, chiedere un'aumento di stipendio od andare ad un grande ricevimento.
L'eloquio fluente e forbito degli oratori, i loro discorsi apparentemente improvvisati sono in realtà frutto di una lunga elaborazione.
Le frasi celebri passate alla storia non nascono dall'ispirazione del momento.
Quale che sia la materia che dovete esporre, cominciate a prepararvi con maggior anticipo possibile.
Due giorni sono di solito troppo pochi per avere un'idea vincente.
Preparatevi e preparate quel che dovete dire, prestando particolare attenzione alla voce.
Un tono stridulo e nasale colpisce sgradevolmente l'ascoltatore come lo stridio del gesso sulla lavagna.
Parlando con voce piena e sonora otterrete invece una reazione positiva.
Al pari della voce, anche l'aspetto è un modo per comunicare.
Se sarete brillanti, la reazione degli altri sarà più vivace.
L'atteggiamento in realtà può essere lo scudo contro cui rimbalza innocua l'eventuale ostilità del pubblico,dell'intervistatore, del datore di lavoro.
Un'espressione affabile comunica comprensione, disponibilità e fiducia; funziona.
Non date però per scontato che pubblico, intervistatore o principale siano animati dalle migliori intenzioni nei vostri confronti.
Non replicate mai con ostilità ad un interlocutore mal disposto: vi dareste la zappa sui piedi.
Mentre l'interlocutore ostile parla, preparate le risposte, e quando le date, che siano brevi e positive.
Cominciate a parlare nell'istante in cui l'altro smette, e procedete con logica: primo punto, secondo, terzo, conclusione.
Anche il modo di ascoltare rivela agli altri qualcosa i voi, mostratevi interessati e guardate in faccia la persona che vi parla.
Una volta preparati per affrontare una certa situazione, avete già fatto metà strada verso la neutralizzazione del nervosismo.
Il resto è dato dal controllo fisico e mentale dell'ansia, e cioè dalla capacità di modificare il proprio atteggiamento fino a sentirsi sicuri.
Il nervosismo si può anche prevenire agendo sul proprio stato d'animo.
Ciò che dite a voi stessi arriva anche a chi ascolta.
Se vi dite di aver paura, sarà questo il messaggio che l'ascoltatore riceverà.
Perciò mettetevi nello stato d'animo che volete comunicare.
Questa correzione del proprio atteggiamento costituisce una specie di corazza protettiva contro il nervosismo.
Se avrete solo pensieri positivi, emanerete gioia, tranquillità, entusiasmo, sincerità, impegno ed autorevolezza.
Dentro di voi avete tutte le possibiltà di diventare un comunicatore efficace, convincente e rassicurante.
Le tecniche sopra esposte vi consentiranno di chiedere aumenti, concludere affari, risolvere crisi familiari, sentirvi a vostro agio in società e nel mondo del lavoro.
Fate vostri questi principi e non sarete più schiavi del nervosismo.
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