Il film descrive il più convincente ed elettrizzante imbroglio sportivo dei nostri tempi: quello di Lance Armstrong, l'americano che fu campione del mondo, che sconfisse un cancro maligno ai testicoli e che volle diventare re del Tour contro tutti e contro tutti. E, soprattutto, contro ogni regola. In Francia vinse sette volte. Si ritirò e tornò più spietato di prima, diventando, però, preda inconsapevole di quella verità sul suo doping che intanto covava come cenere di vulcano e premeva e pressava come tappo di spumante.
Il film di Frears racconta l’ossessione per la vittoria che spinge il ciclista americano a mentire e a tradire la lealtà di un’intera comunità. E a mentire a se stesso. Bugiardo a tutti i costi, per placare la sua ossessione di vincere. E vincere. Sempre. La vita di questo campione contrastato, diventato poi il traditore perfetto dello sport onesto, rivela la dura verità che alcune competizioni del grande ciclismo nascondono maldestramente: sono impossibili da vincere senza l'aiuto del doping. Un assunto che trova conferma negli infiniti casi di doping che ancora si susseguono nel mondo delle due due ruote. Ancora tanti, goffi, tristi, inconcludenti. The Program rappresenta una metafora della vita, quando gli obiettivi di un uomo diventano priorità assoluta, a prescindere dalla regole.
Scritto da John Hedge (candidato Oscar per Trainspotting), The Program, thriller spietato e intrigante, prende spunto dal best seller del giornalista del Sunday Times David Walsh. Da vedere a tutti i costi, non solo per gli appassionati di sport.
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