Maxi prestito alla società italiana a sostegno degli investimenti per la parte pubblica del progetto “Piemonte-Savoia”, il nuovo collegamento elettrico tra i due Paesi. Luigi Ferraris, Amministratore Delegato di Terna: “L’interconnessione con la Francia è un’opera innovativa e unica al mondo per le soluzioni ingegneristiche adottate, in grado di coniugare sostenibilità e crescita come elementi chiave del piano di investimenti di Terna per il Paese”.
Intesa da 130 milioni di euro tra Terna e la Banca europea per gli investimenti. La società italiana ha ottenuto infatti dalla Bei un finanziamento a sostegno degli investimenti per la parte pubblica del progetto “Piemonte-Savoia”, la nuova interconnessione elettrica in corrente continua a 320 kV che collegherà l’Italia e la Francia.
Il prestito, della durata di 22 anni, prevede una tranche unica a tasso fisso pari all’1,64%. “Siamo molto orgogliosi del contributo che la Banca europea per gli investimenti offre per questo progetto di rilevanza strategica, che contribuirà all’efficienza e alla sicurezza del sistema elettrico europeo, oltre che alla realizzazione del mercato unico dell’energia elettrica”, ha dichiarato Luigi Ferraris, Amministratore Delegato di Terna, secondo cui “l’interconnessione con la Francia è un’opera innovativa e unica al mondo per le soluzioni ingegneristiche adottate, in grado di coniugare sostenibilità e crescita come elementi chiave del piano di investimenti di Terna per il Paese”.
Per Dario Scannapieco, vicepresidente della Bei, “questa operazione conferma l’impegno della banca dell’Unione europea nel settore cruciale delle reti energetiche e rafforza ulteriormente la proficua collaborazione con Terna: negli ultimi anni abbiamo affiancato la società nei principali piani di investimento per l’ammodernamento e lo sviluppo del network di trasmissione elettrico con un miliardo complessivo di finanziamenti”.
L’interconnessione elettrica ad alta tensione tra Piossasco (Italia) e Grand’Ile (Francia), denominata “Piemonte-Savoia”, prevede complessivamente (tra parte pubblica e parte privata) una capacità di scambio sulla frontiera di 1.200 MW. Si basa sull’utilizzo di soluzioni tecnologiche senza precedenti a livello mondiale ed è stato identificato dalla Commissione europea tra i Progetti di interesse comune a livello comunitario. Con i suoi 190 chilometri, equamente distribuiti sul territorio italiano e quello francese, sarà il più lungo elettrodotto in corrente continua al mondo in cavo, completamente integrato con il sistema infrastrutturale di trasporto, risultando quindi “invisibile”
FONTE: Repubblica.it
Aperiodico gratuito di socializzazione |
| Contact Us
| Invita i tuoi amici
| RSS:
Blog
| Video
| News
| Links
|
Commenti