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Cardinal Tarcisio Bertone, intervista al “Cittadino” e Teleradiopace

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Cardinale Bertone, Segretario di Stato emerito: “… ho presenti tutti, specialmente nella preghiera quotidiana, nella quale ricordo i Vescovi che mi hanno preceduto e i sacerdoti vivi e defunti, insieme alla necessità di tante famiglie. Le perfette celebrazioni liturgiche nella Cattedrale, i pellegrinaggi mensili al Santuario della Madonna della Guardia, le processioni nella città, gli incontri con le Confraternite, gli incontri negli Ospedali (cito in modo speciale il Gaslini e il Galliera, che hanno un rapporto, oltre che affettivo, istituzionale con l’Arcivescovo di Genova), gli incontri con le fabbriche preparati dai valorosi Cappellani del lavoro…” DON GRILLI Buon giorno, Eminenza, innanzitutto la ringraziamo per questa intervista che concede a Il Cittadino, settimanale cattolico di Genova e a Teleradiopace di Chiavari. E’ di questi giorni l’inizio di una sinergia tra Il Cittadino - che produce anche dei servizi televisivi - e Teleradiopace di Chiavari, emittente che trasmette i nostri servizi anche sul territorio genovese. A novembre Il Cittadino, che sappiamo Lei riceve e legge, compie 40 anni. Ci fa piacere ricordarLe come sia stato Lei, negli anni in cui era Arcivescovo di Genova, a riconsegnare al settimanale il glorioso nome de Il Cittadino che per oltre cent’anni era stato il quotidiano dei cattolici genovesi… CARDINALE BERTONE Sono lieto di unirmi nei festeggiamenti del 40° del settimanale “Il Cittadino” che è stato fondato dal sempre ricordato Cardinale Siri e che è stato testimone di tante battaglie per la custodia della fede, per la tutela dei diritti e l’efficace azione sociale dei cattolici genovesi. Proprio in relazione alla sua gloriosa storia, ho voluto riprendere l’antica denominazione per farne un punto di riferimento esplicito ai cittadini di Genova, come racconto delle loro vicende liete e tristi e come stimolo a realizzare con fedeltà i progetti pastorali che via via si andavano affermando. DON GRILLI Genova ha sempre voluto bene ai suoi Vescovi e non l’ha dimenticata. In un’intervista che aveva rilasciato a Il Cittadino nei giorni del suo commiato aveva affermato che le saremmo sempre rimasti nel cuore. Sono passati da allora quasi dieci anni. Quale ricordo serba della Chiesa e della città? CARDINALE BERTONE Devo confessare che ho rivisto tante volte la cronaca dei brevi anni della mia permanenza a Genova ed ho potuto così rivivere gli incontri con le parrocchie, con le comunità religiose, con le associazioni laicali, con i giovani, con le forze del lavoro, le autorità civili e con gli sportivi. Ho davanti a me la galleria di tanti volti, di tante persone buone che si sono prodigate per il bene della città e della Diocesi. Ho presenti tutti, specialmente nella preghiera quotidiana, nella quale ricordo i Vescovi che mi hanno preceduto e i sacerdoti vivi e defunti, insieme alla necessità di tante famiglie. Le perfette celebrazioni liturgiche nella Cattedrale, i pellegrinaggi mensili al Santuario della Madonna della Guardia, le processioni nella città, gli incontri con le Confraternite, gli incontri negli Ospedali (cito in modo speciale il Gaslini e il Galliera, che hanno un rapporto, oltre che affettivo, istituzionale con l’Arcivescovo di Genova), gli incontri con le fabbriche preparati dai valorosi Cappellani del lavoro… C’è poi una iniziativa che ho promosso e che continua lietamente ogni anno, cioè il pellegrinaggio dei cresimandi a Roma, con la preghiera nei Giardini Vaticani davanti alla Grotta di Lourdes, e con l’appuntamento dell’Angelus del Papa in Piazza San Pietro. Tutto ciò ha lasciato una traccia indelebile nella mia memoria e nel mio cuore. Non manco di seguire ancora il cammino delle due squadre di calcio della città: il Genoa e la Sampdoria. Sono rimasto toccato quando c’è stata l’alluvione a Genova che purtroppo ha lasciato delle ferite non ancora risolte e in qualche modo ho voluto rendermi vicino con un contributo per le famiglie più colpite. DON GRILLI Ogni anno Il Cittadino offre ai suoi abbonati un’agenda, come segno di amicizia e gratitudine. Ci pregiamo in questa circostanza di consegnarne una copia anche a Lei. L’Agenda porta il titolo “Genova nella storia dei suoi Vescovi”, tra i quali c’è naturalmente sunteggiata anche la sua biografia… CARDINALE BERTONE La pubblicazione dell’Agenda, direi così “tematica”, è diventata una tradizione del Cittadino e credo che sia un dono molto gradito. Ho ancora con me l’Agenda del 2015 sulle Confraternite di Liguria e sono grato per il dono dell’Agenda 2016 con la storia del Vescovi di Genova. Potrò così rivivere le tappe di sviluppo della nostra comunità credente e ringraziare Dio per il dono di tanti esimi Pastori. Ringrazio anche per la presentazione della mia biografia che offrirà alla popolazione un ricordo visivo del loro precedente Arcivescovo. DON GRILLI Dal 2002 al 2006 è stato anche Presidente della Conferenza Episcopale Ligure. Pensiamo che anche i Vescovi e le Chiese che sono in Liguria le siano rimasti nel cuore, ma in particolare i sacerdoti genovesi, dodici dei quali oggi sono Vescovi e tra loro tre sono Cardinali… I volti dei sacerdoti genovesi li può rivedere nell’annuario che Le consegniamo… CARDINALE BERTONE L’Arcivescovo di Genova normalmente è eletto Presidente della Conferenza Episcopale Ligure e per le misure di questa Circoscrizione ecclesiastica è facile per lui accogliere gli inviti di partecipare alle manifestazioni più significative, pensiamo ad esempio agli anniversari delle apparizioni della Madonna o della dedicazione dei Santuari, ad esempio Arma di Taggia, Montallegro, Tortona, Savona… E quindi è facile percorrere i capoluoghi da La Spezia, Chiavari fino a Ventimiglia San Remo. Però vi ringrazio in maniera speciale dell’Annuario aggiornato dei Sacerdoti, sia diocesani, sia religiosi. Rivedrò volentieri i loro volti e per ognuno avrò un ricordo e una preghiera speciale. DON GRILLI Vogliamo pensare che i suoi “anni genovesi” siano stati “anni impegnativi ma sereni”, se confrontati con le fatiche, i problemi, che – insieme alle gioie – ha sperimentato a Roma con il gravoso incarico di Segretario di Stato… CARDINALE BERTONE E’ vero! Il lavoro pastorale a Genova è stato intenso e i miei segretari sanno qualcosa delle scorribande tra una parrocchia e l’altra, tra un appuntamento e l’altro, tra una celebrazione e un incontro con le autorità civili, o una adorazione notturna, o la recita serale del rosario… Non posso dimenticare l’anno della visita personale a tutti i Sacerdoti e ai loro cari, con il famoso “maggiolino” guidato da Monsignor Di Gregorio. Però non c’è dubbio che il lavoro di Segretario di Stato apre lo sguardo e la dedizione ai problemi di tutto il mondo, alle Chiese di tutto il mondo, soprattutto alle situazioni di conflitto nei vari Paesi e ai punti cruciali ove l’impegno della Chiesa per la pace e per la riconciliazione è più attivo e più appassionato. Sia nei contatti personali, come ad esempio le visite di stato in Vaticano, sia nei miei viaggi pastorali, o accompagnando i Papi nei viaggi apostolici, ho potuto constatare da vicino le necessità, le attese, la riconoscenza per l’opera della Chiesa in tutte le sue componenti distribuite geograficamente sulla faccia della terra. Si può immaginare come tutto ciò influisca sulle preoccupazioni e sulle intenzioni di preghiera di una persona. Fonte Il Cittadino

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