Equitalia: scattano, a partire dal 22 ottobre 2015, nuovi termini di decadenza per la notifica della cartella di pagamento, che si aggiungono alla normale prescrizione. In questo articolo spiegheremo quali sono, caso per caso, tutti i termini entro cui la cartella esattoriale deve essere spedita al contribuente: si parla, a riguardo, di termini di decadenza per distinguerli, invece, dai termini di prescrizione che costituiscono invece il tempo massimo di validità della cartella. In pratica:
Nuovi termini di decadenza
Si tratta di ipotesi previste per alcuni casi particolari che vanno a integrare quelli, invece, previsti dalla disciplina generale.
In caso di contribuente che abbia ottenuto da Equitalia la dilazione (cosiddetta rateazione) del debito, qualora questi sia successivamente decaduto dal beneficio (per il mancato pagamento di 5 rate anche non consecutive) per somme dovute a seguito di controllo e accertamento, Equitalia deve notificare la cartella entro il 31 dicembre del terzo anno successivo alla scadenza dell’ultima rata del piano [8].
In caso di procedure per la risoluzione della crisi d’impresa, Equitalia deve notificare la cartella entro il 31 dicembre del terzo anno successivo:
– alla pubblicazione del decreto di revoca o mancata approvazione del concordato preventivo, ovvero alla pubblicazione della sentenza che dichiara la risoluzione o l’annullamento del concordato, per i crediti anteriori alla data di pubblicazione del ricorso per l’ammissione al concordato;
– alla pubblicazione della sentenza che dichiara l’annullamento, per i crediti rientranti negli accordi di ristrutturazione dei debiti non ancora iscritti a ruolo alla data di presentazione della proposta di transazione fiscale;
– alla pubblicazione del decreto che dichiara la risoluzione o l’annullamento dell’accordo o della proposta di piano del consumatore, per quanto riguarda i crediti non ancora iscritti a ruolo anteriori alla data di pubblicazione dell’accordo di composizione della crisi da sovraindebitamento o della proposta.
TERMINI DI PRESCRIZIONE
Conoscere la prescrizione della cartella di Equitalia equivale, un po’, a rispondere alla domanda: “Dopo quanto tempo scade la cartella di pagamento dalla sua notifica?”. Ebbene, anche in questo caso la risposta non è la stessa, ma tutto dipende dal tributo iscritto a ruolo.
Imposte locali
Per le imposte locali come quella sui rifiuti (oggi la Tari), l’Imu, l’Ici, la tosap, la prescrizione è di cinque anni.
Contributi Inps
Anche per i contributi dovuti all’Istituto di previdenza la prescrizione è di cinque anni.
Multe
Parimenti, per le cartelle notificate a seguito di contravvenzioni stradali la prescrizione è di cinque anni.
Bollo auto
La prescrizione, in questo caso, è breve e corrisponde a tre anni.
Imposte sui redditi, Irap e IVA
Per Irpef, Ires, Irap e IVA la prescrizione è di 10 anni.
È decennale anche la prescrizione tutte le volte in cui la cartella esattoriale sia stata emessa a seguito di un giudizio in tribunale con condanna del contribuente.
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