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Immobildream, segnali positivi sul fronte mutui. Il punto di Roberto Carlino

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Segnali positivi sul fronte mutui per l’acquisto case: nel mese di febbraio si è registrato un incremento di richieste del 39% rispetto al febbraio 2014. Si tratta dell’incremento più consistente dal 2008, con volumi che non si vedevano da quattro anni. Durante il 2015 ci si aspetta un ulteriore incremento, complici anche il Fondo di Garanzia per i mutui per la prima casa e il Quantitative Easing messo in atto dalla Bce. Il punto di Roberto Carlino, Presidente di Immobildream.

Nel mese di febbraio 2015 si è registrato un boom di mutui: le richieste da parte delle famiglie sono cresciute del 39%. Si tratta dell’incremento più consistente dal 2008, con volumi che non si vedevano da quattro anni. Ci si aspetta un ulteriore incremento durante il 2015, grazie anche al Fondo di Garanzia per i mutui per la prima casa e al Quantitative Easing messo in atto dalla Banca Centrale Europea.

Roberto Carlino, Presidente di Immobildream ci parla del Fondo di Garanzia “prima casa”: “E’ stato recentemente adottato il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze che disciplina il Fondo di Garanzia “prima casa”, istituito dalla legge di Stabilità 2014 con una dotazione pari a 200 milioni di euro all’anno per tre anni (2014-2016), per la concessione della garanzia dello Stato sui mutui ipotecari, di importo non superiore a 250 mila euro, accesi per l’acquisto, la ristrutturazione e l’efficientamento energetico dell’abitazione principale. La garanzia del Fondo è concessa nella misura del 50% della quota capitale, dando la precedenza a giovani coppie e precari under 35”.

Il 2015 si è aperto con la decisione della Banca Centrale Europea di dare il via al Quantitative Easing. Questa politica monetaria consiste nell’acquistare titoli di Stato emessi dai Paesi membri. Il programma nello specifico prevede 60 miliardi di euro di acquisti ogni mese, da marzo 2015 sino a settembre 2016, con la possibilità di comprare solo titoli di elevata qualità fino a un massimo del 33% del debito pubblico di ogni singolo Paese e del 25% di ciascuna emissione di titoli. Comprando titoli di Stato, la Banca Centrale Europea riduce il costo del debito dei Paesi membri, e al tempo stesso immette liquidità sui mercati. “Questo significa che il costo del denaro è destinato a ridursi, e questo non potrà che rendere più conveniente e facile chiedere ed ottenere prestiti e mutui” ha concluso il Presidente di Immobildream.

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