Un incontro caldo e partecipato quello organizzato al Palaplip dall'Anffas per discutere, con i candidati alla Camera e al Senato delle circoscrizioni del Veneto, i temi del sociale, dell'assistenza e delle “persone invisibili”. La senatrice Bonfrisco: “Dobbiamo ripensare al fondo per tenerlo più vicino al cittadino, ad esempio con l'assegno familiare”.
Testo integrale dell’articolo apparso su Nuova Venezia del 17 febbraio 2013.
Un incontro caldo e partecipato quello organizzato al Palaplip dall'Anffas per discutere con i candidati alla Camera e al Senato delle circoscrizioni del Veneto i temi del sociale, dell'assistenza e delle "persone invisibili”.
Di fronte a più di 300 persone sono intervenuti Cinzia Bonfrisco per il Pdl, Laura Puppato per il Pd, Antonio De Poli per l'Udc, Augusto Rocchi per Rivoluzione Civile, Francesca Spolaore per il Movimento 5 Stelle, Rita Zanutel per il Sel, Alberto Toldo per la Lista Monti, Emanuele Prataviera per la Lega e Achille Santin per Fare (Lista Giannino) hanno risposto alle tante domande di chi si sente, o meglio, troppo spesso viene fatto sentire più debole. «La spesa sociale deve essere vista come investimento e non come un fondo perduto», ha sottolineato Rocchi, «per garantire uno stile di vita dignitosa a tutte queste persone». Per De Poli le attenzioni verso la politica alla persona e alla sua famiglia «sono valori e non colori di appartenenza. E sono mancati in questi anni in chi gestisce le politiche sociali, partendo dalla Regione. Dal 2008 sono stati cancellati dal governo i passi avanti fatti».
Nel concreto tutti i candidati concordano sul fatto che bisogna anche saper scegliere nei tagli, distinguere con coscienza i settori fondamentali da preservare. Zanutel ribadisce i tagli praticati e propone iniziative di verifica periodiche, a prescindere da chi sarà eletto: «Quando regrediscono i diritti delle persone disabili, regrediscono i diritti di tutti». Prataviera si augura che i soldi per il sociale e le cooperative vengano trattenuti dalle Regione, mentre per il candidato della Lista Monti, pur alla presenza di risorse deboli, l'impegno deve essere teso non tanto a difendere la cifra assoluta, ma quanto a trovare delle norme definitive di finanziamento, razionalizzando la spesa, ma senza intervenire contro i servizi alla persona.
Sulla stessa linea Puppato per la quale é necessario cambiare il paese anche con scelta di priorità diverse: «Meglio stanno certe categorie», ha detto la candidata Pd, «meglio sta il paese. L'Italia va ricostruita anche attraverso l'attuazione di un dispositivo per erogazione fondi al disabile. É necessaria una Carta di intenti che recuperi integralmente le disposizioni internazionali, identica su tutta la nazione: non carità, ma una forma di assistenza che ci sia sempre». Per Achille Santin esiste anche il problema di insegnanti impreparati davanti a disabilità diverse, che richiedono approcci diversi. Per Spolaor questo è il momento di non toccare i fondi alle persone svantaggiate quanto, invece, potenziare i servizi territoriali anche di supporto ai familiari.
La senatrice Bonfrisco ricorda la ricchezza della rete, «ma ora dobbiamo ripensare al fondo per tenerlo più vicino al cittadino, ad esempio con l'assegno familiare».
FONTE: Nuova Venezia
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