Un Bonsai non dimenticatelo, è una pianta allevata artisticamente. E' una cosa viva che, trasportata dall'ambiente esterno a quello interno, diventa molto delicata ed ha bisogno di molte cure ed amore.
Il bonsai è una pianta nana, come conferire a questa pianta l'imponenza e la maestosità delle piante esistenti in natura?, semplicemente aggiustando la chioma e modellandola artisticamente a seconda del vostro gusto estetico.
Questo lavoro di educazione del portamento arboreo nella terminologia Bonsai è denominato seishi; è il più importante stadio della cultura Bonsai dopo la ricerca del materiale araki ed anche il trapianto.
Il seishi può portare ad ottenere ad un Bonsai eccellente anche se si è partiti da un araki scadente o non della migliore qualità.
Fra le pratiche seishi si annoverano le seguenti: Tekishin, Sentei e Hariganekake, rispettivamente taglio dei germogli, potatura e sistemazione dei fili.
L'artista del Bonsai, è stato già detto, educa le piante, in proporzioni ridotte ma secondo la forma di vecchi, maestosi ed eleganti alberi, come gli sono rimasti nella mente quando, vagabondando sui monti o nelle pianure, veniva a contatto con gli aspetti più belli delle forme vegetali naturali
I principi da rispettare nell'educare una pianta sono :
1) La decisione della forma ed il tipo di bonsai che intendete creare. Desiderando un tronco curvo, lo dovrete educare in maniera che, tanto esso quanto i rami, assumano questa forma. Se viceversa desiderate un tronco diritto dovrete raddrizzarlo eliminando qualsiasi curva.
2) Sfoltite la chioma accorciando i rami, cosicchè l'insieme dell'albero possa inquadrarsi a prima vista. Questa è una operazione delicata, durante la quale occorre tener presente che un'eccessiva cimatura può mettere in troppa evidenza il tronco e rovinare l'aspetto generale della pianta.
3) I rami che si protendono verso chi guarda vanno tolti perchè deturpano; rispettate invece quelli della parte opposta. Avrete così realizzato, come si è già detto, il senso della profondità.
4) Devono pure eliminarsi, oppure costringerli ad assumere le le direzioni desiderate i rami che crescono paralleli o che si intersecano. Per questa operazione farete uso dei fili di rame.
5) Si devono pure togliere uno o due rami allo stesso livello, ma che crescono in direzioni opposte, della stessa lunghezza.
6) Cimate i rami che, rispetto agli altri, mostrano una vitalità eccessiva; a meno che non siano collocati di lato alla visuale di fronte. La cimatura dei rami vigorosi stimola la creascita di quelli più piccoli.
7) Per dare aspetto vetusto occorre togliere i rami siti nella parte più bassa fino ad 1/4 della lunghezza del tronco.
8) Mentre lavorate attorno ad una pianta per darle forma inclinate leggermente i rami in basso usando sempre il filo onde assuma il tipico aspetto delle piante vecchie.
POTATURA DEI RAMI E DELLE RADICI
La potatura dei rami e delle radici (sentei termine giapponese) unitamente all'applicazione dei fili, è una delle più importanti pratiche seishi.Togliendo i rami inutili il peso dell'albero diminuisce, l'arieggiamento della chioma è favorito, la luce vi penetra con più facilità, la ramificazioe della pianta è accelerata.
Il sentei da quel tocco di bellezza che completa la perfezione della pianta.
1) la potatura delle radici si esegue durante l'operazione del trapianto. Se si fosse mostrata insufficente, durante l'autunno o la primavera si ricorrerà ai rimedi, regolando convenientemente il taglio dei rami per i quali abbiamo già indicato le regole generali.
Durante la potatura di primavera devono essere potati solo i rami che, essendo troppo sviluppati, rovinano la forma dell'albero. In Giappone sono denominati tochoshi ( in italiano succhioni ) o troppo vigorosi; mentre si indicano col nome futokoro-eda i piccoli che si sviluppano folti all'interno. I tochoshi si recidono generalmente alla base; ma ove fossero eccessivamente vigorosi, lasciatene prima una piccola parte, poi sopprimeteli gradualmente per evitare che nascano altri germogli. I futukoro-eda, appena appaiono recideteli alla base.
La potatura d'autunno si prolunga dal tardo autunno e per tutto l'inverno, quando questo è troppo rigido. I rami appassiti, quelli in sopranumero o comunque inutili, i divaricati, devono essere eliminati per mantenere o migliorare la forma che è stata data alla pianta con la potatura precedente. I tagli dovranno essere obliqui e fatti con lame affilate , specie nei rami più grossi per facilitare una rapida cicatrizzazione.
Durante il trapianto si fa la potatura delle radici. Lo svluppo di un albero, pertanto, dipende dallo stato delle sue radici che debbono mantenere un'intima correlazione con le foglie ed i rami.
Le radici si dividono in due categorie: hige-ne o radici primarie e capillari, e gobo-ne o fittone.
Le prime hanno il compito di assorbire il nutrimento; il fittone ha più finzione di sostegno dell'intera pianta. Questo,se troppo lungo si taglierà, in maniera netta, di quel tanto che consenta la facile sistemazione della pianta nel contenitore Bonsai.
Il trapianto deve avvenire nel più breve tempo possibile, onde le radici, rimanendo poco tempo esposte all'aria, non dissecchino.
MODI DI APPLICARE I FILI DI RAME
L'uso dei fili metallici sui Bonsai serve a modellare la pianta nella forma desiderata.
Con essi si controlla la crescita dando la voluta direzione al tronco ed ai rami, raddrizzandoli o facendo loro assumere quelle curve che rientrano nel modello prefissato.
Il filo metallico deve essere malleabile, di facile impiego e poco elastico. Procuratevene diversi di differente sezione a seconda del ramo in questione.
L'epoca per l'applicazione del filo varia a seconda del tipo di pianta. Per la maggior parte di esse va dalla fine di ottobre alla fine di febbraio. Il periodo tra aprile e giugno è adatto per i pini.
Attorcigliando il filo intorno al tronco o ai rami inserite l'estremità nella terra alla base dell'albero per tenerlo fermo. Attorcigliate il filo al tronco , non troppo stretto, e salite fino ad andre a modificare il ramo od il tronco come volete. Il senso può essere orario od antiorario a seconda di come vi risulta megio.
Oltre ai fili, per modificare rami e tronchi, si può ricorrere a leve oppure martinettti. Dipende sempre dal risultato che volete ottenere.
Un bonsai a cui è stato applicato il filo deve tenersi al riparo per due o tre giorni per diffenderlo dai raggi del sole. Bisogna spruzzare giornalmente le foglie con acqua e non esponete la pianta a venti per un pò di tempo.
Il tempo durante il quale una pianta deve rimanere sotto correzione varia con la specie, le dimensioni del tronco e dei rami. I soggetti più piccoli richiedono due o tre mesi, i più grossi tre o quattro. Potendo lasciare il filo per un anno, il risultato sarebbe perfetto. Per curvare rami si può anche usare dei pesi. Questi devono essere legati semplicemente sui rami per fare in modo che questo assuma l'effetto pendulo.
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