Le notizie riferivano che al Polo integrato animali di Parma, che da un mese è del tutto privo di una figura che lo diriga. E' stato nominato come Coordinatore uno dei vigili urbani coinvolti nel caso BONSU ed, ahimè pure coinvolto in altri due casi simili.
Bonsu è un giovane ghanese che risiede da anni in Parma, dove frequenta le scuole ed anche con un certo profitto. Questo ragazzo ha avuto la malaugurata idea di trovarsi in un giardino della città dove dei vigili urbani in borghese stavano dando la caccia a dei pusher della droga. Questi hanno assalito Il ghanese, pestandolo, solo perchè di colore. Il ragazzo è stato ricoverato con una prognosi riservata ed i vigili sono stati condannati in tribunale.
Coordinatore nel canile è un ruolo per cui un vigile urbano non può improvvisarsi e che richiede una specifica preparazione.
Senza considerare il fatto che, non sapendo dove mandare un vigile urbano scomodo, lo hanno inviato al canile.
In un ufficio i colleghi possono lamentarsi, nel canile .... i cani no.
Sul giornale locale subito la smentita da parte dell'amministrazione: l'ex vigile urbano non ha mansioni di responsabilità, ma solo di pura manovalanza. Il lettore è anche messo a conoscenza dei dati personali, stipendio, ecc
Il vigile urbano trascorre si due ore nel canile come operatore, ma le restanti quattro le passa in ufficio, con orario ben diverso da quello degli altri colleghi operatori, la cui attività si svolge all'aperto con orario dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 18. Essendo un dipendente comunale fa pure la settimana corta, e il week-end non lavora.
Beh un bel premio per le azioni compiute.
L'amministrazione ha fatto sapere che il vigile sta seguendo un corso di formazione.
Da tenere presente che il canile è dato in gestione ad una cooperativa parmigiana.
Il vigile urbano scomodo, operatore del canile municipale di Parma, sembra che stia facendo i propri comodi, a scapito dei cittadini che amano gli animali e che hanno denunciato questi fatti incresciosi.
L'amministrazione come d'uso fa scudo al proprio dipendente, anche favorendolo a livello di lavoro ed orario, anzi quando cittadini hanno chiesto spiegazioni si è solo preoccupata di dare una risposta sui media senza altre azioni che sarebbero state apprezzate molto di più dai cittadini parmigiani.
Resta da dire che il malaffare è arrivato dovunque in Italia,anche nei canili, i cui poveri animali ospitati non possono neanche lamentarsi.
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