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La moltiplicazione dei pani, le contraddizioni dell'agricoltura moderna

Le domande che ci poniamo tutti i giorni e che riguardano l’agricoltura ed il cibo.
La prima domanda è: perché potenzialmente c’è cibo per tutti eppure c’è tanta gente che muore di fame?
La seconda domanda è: perché alcuni paesi sono riusciti a raggiungere l’autosufficenza ed altri no?

Agricoltura intensiva

Altre domande sono L’Europa e l’Italia riusciranno a fare concorrenza all’agricoltura dell’America Latina e degli U.S.A.?

La nostra Italia riuscirà a fare concorrenza alle grandi pianure del nord Europa?
Altra domanda : perché, con tutta questa gente che muore di fame, noi buttiamo via arance, distruggiamo pomodori, oppure vendiamo a prezzi bassissimi burro, carne od altri prodotti alimentari? Facendo alcune semplici considerazioni, pochi secoli fa quando si seminava un chicco di grano e ne nascevano quattro, era tempo di vacche grasse, quando ne nascevano due era tempo di vacche magre. Oggi esistono alcuni ibridi di mais che da un chicco se ne raccoglie più di centoventi.

L’agricoltura è uno dei settori più prolifici del pianeta, ed è più capace di progressi e di miracoli che tutti gli altri settori messi insieme.
Se paragoniamo il prezzo ai primi del secolo e lo compariamo a quello di oggi, ci si rende conto che, in merito allo sviluppo delle tecnologie nell’agricoltura, questo è diminuito a dismisura ed invece i tempi di produzione si sono accorciati tremendamente.

Grano per il pane

Oggi la Cenerentola dell’industria si sta dimostrando la carta vincente, anche perché la popolazione mondiale è sestuplicata.
A questo progresso hanno contribuito tre diverse rivoluzioni. La rivoluzione meccanica ( gli aratri ).
La rivoluzione chimica ( pensiamo ai fertilizzanti ed agli antiparassitari, anche se adesso, ovviamente, dobbiamo fare i conti con la necessità di non turbare l’ambiente, e quindi c’è un nuovo rapporto fra l’agricoltura e l’ambiente con conseguente modificazione del rapporto fra agricoltura e la chimica.

La terza rivoluzione è quella biologica, i nuovi semi, la genetica delle piante e quella animale.

Pochi di noi sanno che esportano riso l’India e la Cina, cioè paesi che avevano carenze alimentari, e che ancora oggi soffrono di carestie e mancanza di cibo. Dal 2000 ad oggi, per esempio, il prezzo del riso è quasi raddoppiato, e la mortalità dei bambini e delle donne è incrementato in maniera esponenziale. Per gli investitori, allo Stock Market in U.S.A. e a Londra, è solo questione di un click del loro personal computer ma per le popolazioni del terzo mondo, dove i popoli non hanno ne cultura ne avvenire, si tratta di vita e di sopravivenza.
La Banca Mondiale è l’istituzione a cui partecipano quasi tutti i paesi del mondo, dedicata all’assistenza tecnica per i Paesi del Terzo Mondo.

Si è visto che paesi in via di sviluppo hanno ottenuto risultati migliori di altri e viceversa, in tutti però il cambio di tenore si è sviluppato lentamente.

Questo sviluppo è molto determinato dalle infrastrutture di ogni singolo paese: strade, trasporti, cicli del freddo ecc.
Non basta l’austerity, non basta la riduzione di prezzi, non basta mantenere le tasse, è necessario che i governi gettino le fondamenta della crescita economica con gli investimenti e le infrastrutture.

Da questo fatto emerge chiaramente che l’aiuto economico internazionale è importante, ma ancora una volta il cuore dello sviluppo risiede nei popoli stessi, nella capacità e nell’onesta dei loro governanti.

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