Lo scrittore di fantascienza Giulio Verne predisse che un giorno l'acqua sarebbe stata usata come carburante, e avrebbe rappresentato una inesauribile fonte di calore e di luce: la previsione diventa sempre più attendibile, via via chele riserve mondiali di petrolio e di gas naturale vanno diminuendo, e l'inquinamento rende la vita animale sempre più innaturale.
L'idrogeno è il combustibile che ha permesso all'uomo di raggiungere la luna, e fra anni diventerà probabilmente la principale fonte secondaria di energia: l'idrogeno, come l'elettricità, è una fonte secondaria perchè deve essere ricavato utilizzando fonti primarie - come il carbone, la fisione o fusione nucleare, il calore solare o le maree degli oceani - ciascuna delle qualisi si potrebbe usare per produrre altri combustibili sintetici.
I motivi per cui l'idrogeno dovrebbe essere il carburante dell'avvenire per eccellenza, sono molti: l'idrogeno può essere immagazinato; è quasi del tutto privo di agenti inquinanti; quando viene bruciato, produce soltanto energia e vapore acqueo.
L'idrogeno, che è più leggero degli elementi, non ha odore, nè sapore, nè colore, e non è velenoso.
Componente fondamentale dell'acqua, è l'elemento che si trova in maggior abbondanza nell'universo, è anzi l'essenza stessa della vita.
Tutti i carburanti possono essere per loro natura pericolosi, al di fuori del fattore inquinante, ma se usato correttamente,l'idrogeno non è più pericoloso della benzina, o del gas naturale, ed è molto più sicuro del propano.
Fino agli anni cinquanta, il carburante ed il coke venivano trasformati in gas di città - composto per il 50% di idrogeno - per riscaldare ed illuminare le case e fornire forza motrice all'industria in numerose parti del mondo.
Molti gasdotti industriali, compres la rete esistente nella regione della Ruhr, in Germania, potrebbero trasportare facilmente grandi quantitativi di idrogrno senza alcuna difficoltà.
C'è una cosa che rende l'idrogeno non più pericoloso della maggior parte degli altri carburanti: è 14 volte più leggero dell'aria e perciò, quando fuoriesce, si dirige subito verso l'alto; le fiamme non durano a lungo e non si propagano.
Non occorrono grandi scoperte scientifiche per trasformare l'acqua in idrogeno: esso viene già prodotto in varie nazioni , dove c'è energia idroelettrica a buon mercato e dove lo si usa già come ingrediente chimico nei fertilizzanti.
Per poterlo impiegare su larga scala come combustibile, è necessario che venga prodotto in grandi quantità.
Si tratta di un'impresa soprattutto tecnica, enorme e costosa, ma che, potrebbe essere realizzata grazie alle conoscenze scientifiche di cui disponiamo.
Nelle case, l'idrogeno sostituirebbe il gas naturale, venendo impiegato per la cucina, il riscaldamento e la refrigerazione.
Basterebbero lievi modifiche - fatte con poca spesa in meno di un'ora - per adattare gli attuali bruciatori alla fiamma più calda ed intensa prodotta dall'idrogeno
L'idrogeno potrebbe essere sostituito ai combustibili fossili che adesso alimentano le centrali termiche a vapore.
Sarà molto più proficuo usarlo in una fuel-cell ( pila a combustibile ) abbastanza grande da rifornire un intero quartiere, oppure in un piccola, dalle dimensioni di una lavastoviglie, che può produrre elettricità in singoli ambienti come case, ospedali, fattorie, appartamenti, negozi e piccoli stabilimenti.
La pila a combustibile, ideata e perfezionata per fornire elettricità alle navicelle spaziali in volo, permette all'idrogeno ed all'ossigeno di ricomporsi elettrochimicamente come in una batteria: si inverte, cioè, il processo elettrolitico.
La pila non ha parti mobili: genera energia solo quando occorre, ed in tal caso lo fa quasi istantaneamente
Molte grandi compagnie americane erogatrici di elettricità, usano le pile a combustibile per far fronte alle richieste di energia nei periodi di punta.
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