I social rappresentano senza dubbio una fonte di svago e convivialità dalla portata trasversale e globale. Ma attraverso le più popolari piattaforme si possono raggiungere anche importanti obiettivi di business, primo tra tutti il miglioramento della reputazione online di un’azienda. Spesso le imprese non mettono correttamente a fuoco le potenzialità di simili canali, i quali non sono optional digitali ma veri e propri strumenti di lavoro. La semplicità, solo apparente, con la quale si gestiscono i diversi profili, spesso inganna.
La gestione di una pagina aziendale è un’attività complessa, che richiede il possesso di competenze specifiche. In un’ottica di miglioramento continuo è importante, specie in fase di definizione delle strategie di social marketing, procedere a una fase di ascolto sui social media che prende il nome di ‘social media listening’.
Per lo sviluppo delle campagne infatti è essenziale monitorare e analizzare le conversazioni che avvengono online intorno a un certo brand: si tratta di spunti che si riveleranno molto utili.
Riuscire a comprendere i bisogni reali delle persone, con l’obiettivo di soddisfarli, è sempre più importante: questa attività rappresenta ormai l’Abc del modus operandi aziendale, basato sulla raccolta e lo studio approfondito di dati per la pianificazione di campagne marketing performanti.
Prima di avviare la fase di ascolto occorrerà definire degli obiettivi (cosa voglio sapere? qual è il mio target?). L’analisi social può riguardare le menzioni a un brand, a prodotti e offerte. Al centro finiscono anche le menzioni relative alla qualità di un servizio offerto. Questi sono tutti elementi che vanno a comporre una panoramica completa su quello che è il ‘sentiment’ del web relativo al marchio. Fare social media listening serve anche a definire le keywords che risultano più utilizzate per descrivere l’offerta del brand, così come le opinioni sui diretti competitor. Questa mole di dati potrà generare un vantaggio da sfruttare per lavorare meglio senza disperdere il budget. Grazie al social media listening si potranno raggiungere sempre nuovi e migliori utenti, in linea con l’offerta del marchio: si resta vicini ai desideri del pubblico, di conseguenza migliorando la brand awareness (la notorietà e riconoscibilità del marchio) e alzando l’asticella della fiducia di followers sia vecchi che nuovi.
Ma non è tutto, perché una corretta attività di social media listening potrà risultare molto utile anche nella creazione di contenuti per i canali dell’azienda. La fase di ‘ascolto’ delle conversazioni sul web permette infatti di intercettare le menzioni ma anche di incamerare i dati demografici degli utenti e scoprire gli hashtag interessanti.
Elementi che saranno di ispirazione e supporto nella pianificazione di contenuti coinvolgenti e di valore (testi, immagini, video e podcast). Dal momento che la restituzione di info e dati avviene in tempo reale, diventa possibile cogliere opportunità di business ‘al volo’ per continui miglioramenti di performance. Chi apre un nuovo locale - per esempio - potrà trarre vantaggio dal social media listening, scoprendo tendenze e preferenze legate anche alla posizione. Si potrà calibrare così il menù con cocktail e pietanze di sicuro gradimento.
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