E' ufficiale, il contratto di Jeremy Clarkson non sarà rinnovato. 'Top Gear', il programma di motori e follie di BBC2 apprezzato in tutto il mondo, perde quindi il suo conduttore più amato.
A darne conferma, il direttore generale della BBC, Lord Tony Hall, in una videointervista a BBC News. Clarkson era stato sospeso il 10 marzo scorso in seguito ad un 'unprovoked physical and verbal attack' da parte del conduttore ai danni di Oisin Tymon, produttore di 'Top Gear'. Da un'indagine interna risulterebbe che, a scatenare le ire del presentatore, sarebbe stata la mancanza di cibarie calde in un albergo dello Yorkshire dopo un'intera giornata di riprese.
Ed è proprio in seguito all'ufficializzazione della notizia che Clarkson ha aggiornato la sua bio su Twitter, comunicando così la decisione alle migliaia di fan di tutto il mondo che in questi giorni lo hanno supportato con veri e propri 'tweetstorm' e petizioni alla BBC per il reintegro.
Sul profilo del conduttore, infatti, è ora possibile leggere il messaggio 'I used to be a presenter on the BBC2 motoring show,Top Gear': 'sono stato il conduttore dello show di motori in onda sulla BBC2, Top Gear'.
Nonostante l’audience stellare di cui gode il programma, ha prevalso la linea dura: «Le regole valgono per tutti» ha aggiunto Lord Hall ringraziando Clarkson per il grande lavoro svolto in 25 anni. Il suo contratto in scadenza a marzo non sarà rinnovato.
Cosa ne sarà di Top Gear senza la sua star? Continuerà solo con Richard Hammond e James May? O arriverà un volto nuovo nel difficile - se non impossibile - compito di rimpiazzare «Jezza»? Difficile dirlo ora, ma di certo la BBC dovrà chiarirlo al più presto ai 350 milioni di telespettatori e agli sponsor che investono cifre da capogiro per un passaggio pubblicitario.
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