La più bella d'Italia è:
Clarissa Marchese che si è ritrovata incoronata, fotografata, additata e intervistata. con il numero 23, su 24 finalite.
Per di più, con la fascia di Miss Sicilia, regione che per la terza volta consecutiva negli ultimi anni ha «sfornato» la reginetta di bellezza nazionale.
Ciò che forse colpisce, oltre alla sovracitata e indubbia bellezza di questa ventenne di Agrigento è la compostezza e l'emozione controllata con cui affronta la corona, i fotografi e i giornalisti, rispondendo a quelle che tra un po' di tempo ricorderà come le sue prime interviste da Miss.
E meno male, viene da dire spassionatamente: dopo l'impegno,la stanchezza e la tensione che dal 25 agosto le finaliste hanno dovuto gestire, in vista dello show in diretta su La7 è un piacere vedere Clarissa Marchese costantemente impegnata a sorridere, mentre racconta la sua felicità da Miss.
Classe 1994, nata a Sciacca e residente a Ribera, sempre nella provinciia di Agrigento, Miss Italia si è trasferita a Parma per studiare Logopedia all'Università: dalla sua scheda biografica da finalista, sappiamo che sogna di lavorare con i bambini.
La domanda sulla bocca di tutti. «Rispondo a tutti la stessa cosa, perché è vera: mi sento emozionata, soprattutto felice e orgogliosa di me stessa».
Tre anni di Miss Italia siciliana. «Temevo che essere siciliana mi avrebbe potuto penalizzare, in termini di probabilità statistica, ma sapevo di avere la grinta giusta per farcela: avevo tutte le carte in regola per vincere Miss Italia».
Niente panico. «Sto realizzando piano piano cosa significa avere vinto, un po’ mi ero preparata psicologicamente. Avevo messo in conto, in caso di vittoria, che sarebbero seguiti tanti impegni, ma sono pronta».
La via per Miss Italia. «Arrivare a Miss Italia è stato rapidissimo, attraverso due selezioni: una a Nicosia e una a Catania, dove ho vinto il titolo Miss Kia che mi ha portato a Jesolo».
Tris siciliano. «Simona ha scherzato, mi ha detto "Un’altra siciliana!", ma è vero: non c’è due senza tre».
L’augurio di Simona Ventura. «Simona mi ha augurato "In bocca al lupo". Come sempre, ho risposto “Viva il lupo”».
Mamma Simo. «Simona è stata molto vicino a noi ragazze, anche prima dello show ci ha incontrato e rassicurato sul fatto che saremmo state protagoniste e che lei ci avrebbe aiutato sempre».
Motto. «Qualunque cosa tu possa fare, o sognare di fare, incominciala. L'audacia ha in sé genio, potere, magia. Incominciala adesso».
Miss Italia 2.0: gli studi da logopedista. «Il mio sogno è lavorare con i bambini e inizialmente non pensavo al mondo dello spettacolo, ma alcuni casi personali mi hanno portato ad essere libera da febbraio a settembre, allora mi sono detta “Perché non provare anche qualcos’altro?" Così è nata la mia avventura a Miss Italia».
Televisione, Cinema o Teatro? «Il fatto di non avere un’idea precisa riguardo il mondo dello spettacolo mi permetterà di capire con calma cosa realmente voglio e in cosa sono capace. Nel frattempo, le proverò tutte! Spero vada come Miss Italia, che ho appunto provato quasi per caso».
Modello Miss. «Giulia Arena è una ragazza meravigliosa, secondo me ha tutte le caratteristiche che deve avere Miss Italia. Per questo, è il mio modello».
La mamma è sempre la mamma (e la bellezza è genetica, ndr). «Ho detto che dedico la vittoria a chi mi vuole bene e mi ha votato, ma in particolare alla mamma, che mi ha spinto lei verso Miss Italia. Questo è il suo sogno e sono felice di averlo realizzato per lei».
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