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EQUITALIA, DA OGGI RIPARTONO I PIGNORAMENTI.

Da oggi sono ripresi i grattacapi e in qualche caso la disperazione per gli italiani.

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Termina la sanatoria di Equitalia e riprendono tutte le azioni esecutive: il fermo amministrativo, l’ipoteca, i pignoramenti mobiliari e immobiliari.
La tregua era stata voluta all’indomani dell’insediamento del Governo Renzi e solo con il fine di assicurare una finta tranquillità in vista della campagna elettorale. Nei mesi che sono seguiti prima del voto di maggio, infatti, il tema Equitalia e i suoi metodi di riscossione, sono stati tenuti debitamente a distanza dal dibattito politico. Un’anomalia, visto che gli italiani hanno votato per le europee ascoltando politici che hanno battibeccato si temi del tutto nazionali.

Renzi EquitaliaE come riportano alcuni articoli di stampa, che l’affare Equitalia non sia stato affrontato lo dimostra anche il fatto che esistano dubbi sull’applicazione retroattiva della norma. In un’interrogazione parlamentare si evidenziano i dubbi che per i pignoramenti già notificati in data 22 giugno 2013 valgono le vecchie regole, senza alcuna salvaguardia per l’abitazione principale.

Anche per quanto riguarda i provvedimenti successivi, quella della non pignorabilità è stata una boutade politica, piuttosto che una garanzia, vista la giungla di distinguo che prevede la legge. Infondo ecco da dove arriva la copertura delle politiche renziane. Quel ritornello cantato in tutte le sedi: “la copertura c’è ma non ve la dico” più o meno stava a significare che il “bambino che si era mangiato i comunisti” (come lo aveva definito Gramellini) contava proprio sul pugno di ferro di Equitalia.

Intanto gli immobili non pignorabili devono avere natura abitativa, non di lusso né classificato come villa (A8) o castello (A9); deve essere l’unico immobile posseduto dal debitore; il debitore deve risiedervi anagraficamente.

Manca ancora un decreto per il pignoramento dei mobili che definisca un paniere di beni considerati essenziali, quindi non espropriabili.

L’ipoteca parte da 20 mila euro.

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