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Immigrazione senza controllo: ecco la soluzione

 La situazione degli sbarchi sta diventando insostenibile da un lato, insopportabile dall’altro. In mezzo ci sono i migranti, e tra i migranti: ci sono ANCHE i profughi, ci sono coloro che fuggono dalle guerre; ci sono quelli che emigrano per cercare una vita migliore di quella che lasciano; ci sono gli invasori sponsorizzati dai totalitarismi islamici che perseguono l’obiettivo di invadere l’Occidente per avere il dominio del mondo intero; ci sono  jihadisti che vengono in Italia (per loro zona franca) e in Europa per reclutare e formare nuovi adepti e soprattutto, per addestrare nuovi talebani da inviare alla ‘guerra santa’ in Siria come in altri territori; poi per ultimo ci sono i disperati. Tutta questa gente è gestita da organizzazioni criminali che continuano ad ammassarli sulle coste libiche in attesa di incassare i soldi estorti per poi farli salire su una carretta del mare, conla certezza di partire ma non di arrivare.

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Le organizzazioni criminali sfruttano questo fenomeno in costante aumento grazie alla complicità inconsapevole (spero) di tante organizzazioni umanitarie che si occupano di aiutare i migranti all’arrivo.Nessuno si è mai chiesto perché tante organizzazioni umanitarie all’arrivo e nessuna alla partenza. Io me lo sono chiesto e mi sono dato anche la risposta che omissis…

Inoltre, non potete non essere d’accordo sul fatto inconfutabile che il fenomeno è aumentato in modo esponenziale da quando qualcuno ha avuto l’infelice idea di dare vita all’operazione Mare Nostrum. Una organizzazione dello Stato italiano che va a prelevare i migranti, fin nelle acque antistanti il Golfo di Bengasi in Libia. E questo sarebbe il loro SOCCORRERE i natanti in difficoltà? In questo modo non fanno altro che appoggiare, offrire gratuitamente la loro collaborazione alle organizzazioni criminali che sfruttano il business della migrazione.

La politica, oltre ad essere incapace è anche collusa. C’è un solo modo per fermare questo fenomeno criminale. Ed è solo ‘tagliando le gambe’ alle organizzazioni criminali che sfruttano, lucrano, ricattano, costringono, violentano i migranti facendogli pagare somme impensabili per l’attraversamento del Cimiterraneo. Somme, che vanno dai 2mila, fino anche ai 10mila euro. Soldi che continuano ad alimentare il business della criminalità organizzata e che la rendono sempre più forte.

Una volta abolito il reato di ‘immigrazione clandestina’, chiunque può arrivare in Italia senza dover rendere conto a nessuno. Non importa se fuggono dalle guerre o perché hanno appena trucidato dei cristiani. Non importa se cercano davvero un lavoro per una vita migliore o se vengono solo per delinquere. Non importa se sono affetti da malattie che abbiamo debellato decine di anni fa o se vengono solo per invaderci e islamizzarci. L’unica cosa che importa è: aiutarli. L’unica cosa che conta è: ce lo chiede l’Europa.

Ora aldilà di cosa ne pensano i buonisti a orologeria, è fondamentale dare un taglio netto a questa drammatica realtà ed è quindi necessario organizzare dei flussi migratori’ ma direttamente dai paesi del Magreb, dai Paesi da dove partono. I cosiddetti Cie che abbiamo in Italia, non hanno motivo di esistere, ma devono essere fatti in Libia, in Egitto, in Turchia, in Algeria, in Tunisia insomma nei luoghi da dove partono i migranti.

I CIE, i Centri di Identificazione Emigranti (e non i Cie Centri di Identificazione ed Espulsione), devono innanzitutto identificare i profughi, i rifugiati, poi tutti gli altri migranti. I CIE, devono acquisire più informazioni possibili dal migrante: dal Paese che vuole raggiungere, agli studi conseguiti, al lavoro svolto o che vuole svolgere. Il CIE deve soprattutto ospitare un centro medico avanzato nel quale, attraverso i controlli medici, si possa verificare se il migrante è portatore sano di malattie trasmissibili e in quel caso, si possa procedere alla profilassi e cura.

Una volta identificati, i migranti potranno ricevere un permesso di soggiorno di 3 mesi per il Paese prescelto e un ticket per salire gratuitamente su Traghetti o Grandi Navi Veloci messi a disposizioni dalla Ue, che collegano il porto di partenza al porto di arrivo. Se dopo 3 mesi di permanenza nel Paese sognato, non avranno trovato un lavoro, devono rimpatriare volontariamente o in maniera coatta. Nel caso in cui l’immigrato si sia reso responsabile di reati, deve essere giudicato per direttissima e se condannato, deve essere rimpatriato per scontare la pena nelle carceri del Paese d’origine.

Questa operazione è troppo semplice per essere accolta perché consente innanzitutto di eliminare la criminalità organizzata che ora guadagna milioni di euro al giorno e di cui qualcuno è complice. Consente di ottimizzare quelle risorse economiche che oggi sono messe a disposizione di Mare Nostrum senza ottenere alcun beneficio per nessuno delle parti in causa, ma che a qualcuno fa comodo. Consente di non riempire le carceri di immigrati che delinquono che anche questo a qualcuno fa del buono.

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