Scattano da oggi 30 aprile le nuove regole per volare con i droni. Entrerà infatti in vigore il nuovo Regolamento sui mezzi aeromobili a pilotaggio remoto (i cosiddetti APR), messo a punto dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC).
Il documento distingue due tipologie di velivoli radiocomandati: quelli dedicati a scopi ricreativi e sportivi (denominati “aeromodelli”) e quelli per attività professionali e lavorative (gli APR, appunto). Il Regolamento prevede, tra l’altro, che il pilota di APR dovrà essere maggiorenne, dovrà frequentare un corso di addestramento (ottenendo una sorta di “patentino”) e il drone dovrà essere assicurato. Tra costruttori e operatori, non sono mancanti dubbi e qualche polemica.
Un punto della situazione sarà fatto presto durante il “Roma Drone Expo&Show ”, il primo “salone aeronautico” sui droni in Italia, che si svolgerà a Roma dal 24 al 25 maggio. In quell’occasione, infatti, l’ENAC incontrerà ufficialmente tutta la “drone community” italiana per un primo confronto approfondito dopo l’entrata in vigore del Regolamento.
Le aziende impegnate oggi in Italia nel settore degli APR sono circa 300-400, anche se il loro numero continua a crescere sull’onda del boom mondiale per questi velivoli radiocomandati. Difficile stimare il numero dei droni che volano attualmente nel nostro Paese: probabilmente sono già 400-500, soprattutto ad ala rotante ma anche ad ala fissa, da quelli più piccoli fino a macchine molto costose e complesse. “E’ un settore in rapido sviluppo e con grandi potenzialità di crescita tecnologica, economica ed imprenditoriale”, spiega il giornalista Luciano Castro, ideatore e presidente del Roma Drone Expo&Show. “E’ per questo motivo che, per sabato 24 maggio, abbiamo voluto organizzare questo ‘faccia a faccia’ tra la drone community italiana e l’ing, Carmine Cifaldi, direttore Regolazione Navigabilità dell’ENAC, che consentirà di approfondire gli effetti che questo Regolamento avrà sull’intero comparto”.
I droni vengono utilizzati per varie attività professionali in ambito civile, ad esempio nelle riprese tv e cinematografiche, nel controllo di grandi installazioni (reti elettriche, dighe, impianti industriali, ecc.), nel monitoraggio di terreni agricoli, di aree urbane o dell’ambiente. Numerosi anche gli impieghi per le attività istituzionali (come per le forze di polizia) e pure nel settore della ricerca scientifica e tecnologica.
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