E’ trascorso praticamente un mese dal giorno in cui il campione di Formula Uno era caduto durante una discesa sugli sci ed era rimasto gravemente ferito. Michael Schumacher aveva riportato un vastissimo edema cerebrale ed è stato già sottoposto a due interventi atti ad arginare le vaste emorragie. A tutt’oggi, per lui, non ci sono ancora notizie di una sua possibile ripresa. Schumi avrebbe dovuto restare nel come indotto farmacologicamente per il tempo necessario al suo cervello di ‘auto-ripararsi’, e comunque per un massimo di dieci/quindici giorni. Ogni giorno in più che sta passando diminuiscono sempre più le possibilità che il campione possa recuperare, anzi.
Da quel che dicono i vari neurologi interpellati, Schumacher potrebbe restare in coma per il resto della sua vita, e se mai si dovesse svegliare, potrebbe non ricordare più nulla di tutto ciò che ha fatto fino al giorno del terribile incidente. C’è la possibilità che non riconosca i suoi familiari, che non ricordi che è un pilota di Formula Uno, che non sappia parlare o mangiare in maniera autonoma. Le notizie sono raggelanti. Più passano i giorni e peggio è. I medici che lo hanno in cura presso l’ospedale di Grenoble in cui è ricoverato dal 29 Dicembre scorso, non hanno per il momento intenzione di risvegliarlo dal coma farmacologico.
Jean-Marc Orgogozo, professore di neurologia all’Università di Bordeaux e direttore della Federazione di neuroscienze in un’intervista rilasciata al quotidiano francese Le Point, ha detto: “Pur non sapendo le cose con esattezza, purtroppo il tempo gioca a sfavore. Ogni giorno che passa diminuiscono le possibilità che la situazione migliori. L’intervento dei neurochirurghi sul trauma ‘chiuso’ doveva dare un beneficio se non immediato, almeno veloce. Se ciò non avviene significa che le lesioni sono ampie e diffuse e hanno poche chance di regredire“. Il professore ha poi aggiunto: “La terapia attuale stabilizza le lesioni che si ritengono irreversibili, ma se il danno è troppo grande a lungo andare non serve, anche perché il coma può causare complicazioni al sistema immunitario, mentre l’ipotermia ha un impatto negativo sulla circolazione. In generale, dopo un certo periodo si inizia con un coma più leggero e si vede cosa succede. Non posso aggiungere altro non vedendo le cartelle cliniche, ma è essenziale svegliare il ferito altrimenti non c’è più speranza. Dopo oltre tre settimane non aver riscontri positivi è inquietante e bisogna essere consapevoli che un grave trauma cranico con edemi diffusi è complicato qualunque cosa si faccia. Che Schumacher recuperi senza conseguenze è inaspettato, ma non impossibile“
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