Cambia la stagione, ed ogni anno puntualmente ci troviamo a combattere con una semplice quanto monumentale impresa, quella di pulire i vetri in casa. Ma la nostra pigrizia ci porta a cercare su internet la seguente domanda : << Come pulire i vetri? >>.
Ma soprattutto << Come pulire i vetri bene velocemente? >>. Ci siamo concentrati soprattutto in questa domanda, per vedere se ci sono metodi per risparmiare tempo, faticare poco e nello stesso tempo, fare un buon lavoro.
Ci sono?
Certamente, altrimenti non avremmo potuto scrivere questo articolo Allora vediamo quali sono i migliori metodi e come utilizzarli al meglio per raggiungere l'obiettivo che ci siamo prefissati in questa guida. Pulire si, ma velocemente e facilmente. I metodi consigliati in questa guida, vanno bene anche per le vetrate dei negozi ed uffici, ma un consiglio prima di iniziare vogliamo sempre darvelo. Ci sono persone specializzate nella pulizia dei vetri, che oltre ad avere prodotti professionali per tale scopo, hanno anche attrezzature, strumenti ed esperienza, per fare prima e fare meglio. Anche in questo caso, la soluzione migliore è affidarsi agli esperti. Comunque sia, ci si guadagna tempo, non si fatica e si ottiene un ottimo lavoro. Buona lettura e buon lavoro.
Il Vetro
Da un punto di vista chimico-fisico il vetro è un solido amorfo, che viene prodotto dal rapido raffreddamento di materiale siliceo (SiO2) allo stato fuso. Un esempio si ha versando dello zucchero da tavola fuso su una superficie fredda. Il risultato è la formazione di un solido amorfo, con fratturazione di tipo concoide, privo di struttura cristallina come aveva invece lo zucchero iniziale. A differenza di ciò che molti pensano, il vetro non è un solido, ma un fluido molto viscoso i cui legami intermolecolari e gli attriti interni ne impediscono il collasso. Questo è dimostrato dal fatto che per portare il vetro in condizioni malleabili basta aumentarne in modo costante la temperatura; al contrario se si dovesse ovviare ad un cambio di stato sarebbe necessario molto più calore per permetterne la fusione.
Comunemente con il termine vetro si intende in particolare il vetro siliceo, utilizzato ad esempio nella costruzione degli edifici, come contenitore o nella manifattura di elementi decorativi.
In forma pura, il vetro è trasparente, duro, pressoché inerte dal punto di vista chimico e biologico, e presenta una superficie molto liscia. Queste caratteristiche ne fanno un materiale utilizzato in molti settori; allo stesso tempo il vetro è fragile e tende a rompersi in frammenti taglienti. Questi svantaggi possono essere modificati, in parte o interamente, con l'aggiunta di altri elementi chimici o per mezzo di trattamenti termici.
Il vetro comune è costituito quasi esclusivamente da diossido di silicio (SiO2) (chiamato anche silice, gli stessi componenti della forma cristallina più comune che è il quarzo e cioè atomi di silicio e di ossigeno) e dalla sua forma policristallina, la sabbia. In forma pura, la silice ha un punto di fusione di circa 2000 °C ma spesso durante la produzione del vetro vengono aggiunte altre sostanze per abbassare questa temperatura. Una di queste è la soda (carbonato di sodio Na2CO3) oppure la potassa (carbonato di potassio) che abbassano il punto di fusione a circa 1000 °C. Poiché la presenza di soda rende il vetro solubile in acqua (caratteristica certo non desiderabile), viene aggiunta anche calce (ossido di calcio, CaO) per ripristinare l'insolubilità.
Come pulire i vetri senza lasciare aloni
Che fatica lavare i vetri! E’ uno di quegli obblighi domestici che non mi piacciono proprio. Ma purtroppo qualcuno lo deve fare e visto che non posso sperare nel mio compagno, tocca sempre a me.
Pulire in casa senza spendere
Quando si fanno le pulizie è consigliabile usare acqua calda. Se a questa si aggiunge un po' di alcool si otterrà un detergente migliore di qualsiasi detersivo.
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