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Ci sono persone che hanno visto le trivelle di Erg a Rivara (precisamente a San Felice sul Panaro, a pochissimi chilometri da Mirandola in provincia di Modena) che perforavano il terreno alla ricerca di questo giacimento.

Alcuni parlano addirittura di una tecnica chiamata “fracking” che consiste nella fratturazione delle zolle rocciose , prima col la trivellazione e poi con l’utilizzo di un fluido per propagare la frattura, che aumenta la possibilità di recuperare un gas naturale contenuto dalla terra.

Fin quando queste cose si fanno in zone che non sono a rischio sismico tutto va bene, ma quando si è in presenza di zone con pericoloso sismico più o meno elevato, come se ne trovano moltissime in tuta l’Emilia allora la questione cambia del tutto.

Chi sia stato a dare l’assenso a questa ditta per trivellare in zone pericolose non si sa, ma ogni minima frattura creata nel terreno e ogni cambiamento che si apporta all’equilibrio geologico di una zona può avere grandi ripercussioni su altre zone.

Gli abitanti di quelle zone in cui si son viste le trivelle adesso hanno il chiaro sospetto che le scosse siano state provocate proprio da questi metodi molto intrusivi per cercare il gas.

Questo metodo, il fracking appunto, è stato vietato in Ohio, dopo che una dozzina di terremoti hanno colpito una cittadina di Youngstown.

Ovviamente nessuno si è premurato in questi giorni di andare ad appurare se queste trivellazioni continuano o no. In televisione poi non si è mai parlato di queste perforazioni né di queste ricerche di gas in Emilia. Ovviamente la Erg è un grande nome e magari si è fatto di tutto per lasciare gli italiani all’oscuro di quello che sta succedendo davvero in Emilia.

Fonte: express-news.it