Il tribunale di Torino ha condannato oggi a 16 anni di reclusione lo svizzero Stephan Schmidheiny e il belga Jean Louis Marie Ghislain de Cartier de Marchienne in una sentenza storica nell'ambito del processo Eternit per le morti da amianto.
I due ex alti dirigenti della Eternit sono stati condannati per omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro e disastro doloso, si stima che l'Eternit sia responsabile di oltre 3000 morti dagli anni 50 ad oggi.
i giudici hanno riconosciuto una provisionale da 25 milioni di euro di risarcimento danni al comune di Casale Monferrato, 20 milioni alla Regione Piemonte e 100 mila euro all'Associazione familiari vittime dell'amianto (Afeva).
Ai parenti delle vittime andranno circa 30.000 euro a testa (sono circa 6.000).
Si tratta di una sentenza storica, la più grande causa in materia di Eternit mai svolta in Europa, destinata a segnare un precedente di peso nella casistica. Da oggi le vittime dell'Eternit hanno un appiglio certo cui puntare in tribunale.
Guardando la situazione pratica, però, va detto che molto deve essere ancora fatto, manca una mappatura completa dei siti da bonificare, questo perchè il monitoraggio degli enti regionali non è ancora terminato, nonostante siano stati stanziati ingenti fondi per l'operazione.
Tuttavia si può essere ottimisti, Ministero dell'Ambiente e regioni stanno lavorando per risanare la situazione, per un futuro migliore libero dall'amianto.
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