La regolamentazione attuale interna, adottata da Twitter, consente ai gestori del network di censurare i post scomodo, qualora richieto dalla legge.
Gli amministratori del social network giustificano questa scelta motivandola con la crescita della base di utenza: "Quando il tuo sito accetta le iscrizioni da ogni parte del mondo, devi essere preparato ad agire secondo le varie legislazioni dei paesi da cui provengono gli utenti e le relazioni di alcuni stati con la libertà di espressione non sono propriamente amichevoli."
I gestori precisano che Twitter non avrà niente a che vedere con i paesi in cui è totalmente negata la libertà di espressione, ma per sopravvivere negli stati in cui a religione, cultura e ad altri aspetti sociali viene dato più peso che nel mondo occidentale, è stato necessario modificare il regolamento interno per prevedere la rimozione di post che violano le leggi locali.
Non si parla solamente di culture orientali, anche in Germania, ad esempio, è proibito postare contenuti con riferimento al Nazismo, per questo Twitter deve rimuovere i post attinenti, inviati da utenti tedeschi.
Fino ad oggi questa forma di censura non è mai stata utilizzata su Twitter, affermano i gestori, qualora si dovesse utilizzarla, gli utenti verranno avvisati della cancellazione dei propri tweet e ne verranno fornite le motivazioni in forma esaustiva.
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