Oggi la Corte Costituzionale si è riunita per decidere l'ammissibilità dei referendum abrogativi proposti per l'attuale legge elettorale, denominata "Porcellum" in seguito alla famosa frase del leghista Calderoli, che, appena uscito dalla riunione per la nuova legge, a chi gli chiedeva come fosse come fosse rispose "E' una porcata!".
I referendum popolari mirano ad abrogare alcuni punti della legge attuale, constano di due quesiti abrogativi, il primo mira ad abrogare completamente l'attuale legge, il secondo a modificare alcuni commi, eliminando le liste bloccate, così da ridare ai cittadini la possibilità di scegliere i propri candidati.
Il secondo quesito reintrodurrebbe un sistema misto, con il quale i parlamentari di Camera e Senato vengono eletti per il 75% tramite il voto espresso dai cittadini nei collegi uninominali, mentre il restante 25% viene eletto tramite sistema proporzionale.
La riadozione del sistema elettorale misto comporterebbe un sostanziale ritorno alla Legge Mattarella (o Mattarellum), ovvero la legge elettorale che era in vigore prima che venisse votato il Porcellum.
La Corte Costituzionale non ha giudizio unanime sull'ammissibilità dei due quesiti e la decisione, da prendere oggi, è stata rimandata a domani.
Nel frattempo i partiti si stanno mobilitando per prendere accordi trasversali, in modo da arrivare ad una nuova legge elettorale concertata in Parlamento. Sì, perchè se entro la data del referendum, i partiti tirassero fuori una nuova legge elettorale, il referendum decadrebbe.
Un esperto politico, oggi senatore a vita, ha coniato il detto "a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca" e nessuno può farmi cambiare idea dal pensare male su questa improvvisa iperattività dei due maggiori partiti italiani per lo studio di una nuova legge elettorale.
La legge elettorale è un tema che torna in voga ogni volta che si avvicina la scadenza elettorale, oppure quando un referendum scomodo mette a rischio il sistema studiato a tavolino per favorire i soliti noti.
Dunque il mio pensiero è che gli esponenti dei due maggiori partiti italiani stiano cuocendo a fuoco lento in vista dell'approvazione dei quesiti referendari e, per questo, scenderanno a qualunque compromesso pur di non far votare una legge proveniente dalla diretta espressione popolare (starò pensando male?).
E purtroppo non riesco proprio a sperare che questo referendum arrivi ai seggi, perchè poco prima che venisse votato il Porcellum si era nella stessa situazione, con una legge elettorale che stava per andare in discussione al referendum, ma i partiti si misero d'accordo per tirar fuori la "porcata".
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