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Cosa c'è da vedere nello Sri lanka?

Un elenco di proposte così varie e numerose che non si pensa di poterle vedere tutte in una volta.
Nello Sri Lanka tutto è possibile, è per questo che si chiama anche isola della Diversità.
Ribattezzata ufficialmente Sri Lanka ( isola splendente ) nel 1972, l'isola ha avuto nel corso dei secoli un gran numero di appellativi.

Gli antichi mercanti arabi in cerca di spezie la chiamarono Serendip, l'isola della delizia, da cui derivò la parola ingleseserendipity, cioè la possibilità di fare piacevoli ed inattese scoperte.
I portoghesi che occuparono l'isola nel XVI secolo trasformarono il nome indigeno di Sinhala-dvipa in Celiao, divenuto poi Ceylon sotto gli inglesi, che ne presero il possesso nel 1796.

Dall'aeroporto di Bandaranaike fino alla capitale Colombo si passa attraverso la campagna di lussureggiante bellezza tropicale: cascate di bouganvilee svarianti dal rosso all'arancione ed al magenta, rampicanti color oro vivo e piante della foresta accese di vermiglio.
Alberi del pane dalle larghe foglie, manghi, avocado, palme da cocco ed altri alberi da frutto sembrano crescere rigogliosi ovunque.
Per le strade una folla di sari e sarong.
I primi abitanti dell'isola, i singalesi, costituiscono il 70% della popolazione dello Sri Lanka, di 15 milioni: i tamil originari dell'India meridionale, sono il 20%, ed il restante 10 % e costituito da musulmani, burghers, eurasiani, malesi ed inglesi.

Questa mescolanza di razze e culture è particolarmente evidente a Colombo, l'animata città di oltre 600.000 abitanti che è il centro della vita politica e commerciale dello Sri Lanka.
Templi Buddisti ed Induisti, Moschee Mussulmane, Chiese e Cattedrali Cristiane rispecchiano la diversità religiosa della capitale.
Le lucenti torri di vetro e cemento degli alberghi internazionali simboleggiano l'industria turistica.
Nel Pettah, il principale bazar, figure, suoni e profumi esotici assaltano i sensi.
Cannella, chiodi di garofano, noce moscata ed altre spezie sono ammucchiate in barili lungo i marciapiedi.

Venditori ambulanti smerciano montagne di manghi, rambutan, anone, mangostani ed enormi noci di cocco.
La nenia struggente delle musiche popolari singalesi ed indiane si mischia con gli striduli ritmi sincopati delle discoteche.
I mercanti di preziosi offrono scintillanti zaffiri, granati, rubini rosso sangue, rare allessandriti e topazi dorati grossi come uova di gallina.
Trattorie e frigitorie mettono in bella mostra i loro invitanti spuntini: frittelle, involtini di verdure, tagli di pesce alla griglia, ecc..
Flora e fauna la fanno alla grande nello Sri Lanka, grazie alle imposizioni della religione Buddista e circa il 38% dell'isola è destinato a riserve naturali.
Altra città importante è Anuradhapura dove decine di Dagoba, caratteristici monumenti indiani a forma di cupola destinati a conservare le sacre reliquie, sono sparsi in tutta la città.

Un importante luogo di devozione è il fico sacro, venerato dai Buddisti e reputato l'albero più antico del momdo.
Piantato dove sorge tuttora nel III secolo a.C. e ritenuto l'ultimo prodotto dell'originario albero indiano sotto il qualeBuddha ebbe l'illuminazione.
A Sigiriya esistono gli affreschi più famosi di tutto il mondo.
Situati in una cavità di un monolito granitico che s'innalza da una vasta pianura, le celebri pitture raffigurano, a grandezza naturale, una processione di donne di una bellezza eterea, adorne di monili d'oro, che recano doni di frutti e di fiori.
Ancora vivide nella loro nicchia dopo 1500 anni, costituiscono uno dei capolavori immortali dell'arte asiatica.
Altra città piazzaforte dei re singalesi è Kandy, considerata tuttora il centro incontaminato della cultura dello Sri Lanka.
Per i singalesi Kandy è un importante punto di riferimento a causa del Dalada Maligawa, il tempio del dente, che è il più importante santuario dello Sri Lanka.
La leggenda vuole che il dente in mostra all'interno del tempio appartenesse a Buddha.
Infine Bentota, sulla costa meridionale, una delle più note località turistiche dell'isola, dove si resta estasiati dalla candida spiaggia e dal colore turchese dell'acqua del mare.
Un piccolo universo con una varietà di culture, di panorami e di clima quale solo alcuni paesi molto più grandi possono vantare.
Tutto questo fanno dello Sri Lanka proprio l'isola della Divesità.