La loro dieta è satura di: grassi, colesterolo e proteine; povera di: fibre, carboidrati e quasi del tutto carente di vitamina C o E; secondo le regole della nutrizione dovrebbero morire come mosche; invece gli eschimesi della Groenlandia occidentale sono forse tra le popolazioni più sane del mondo.Hanno nel sangue un tasso di colesterolo molto più basso di quello dei comuni mortali che seguono una qualunque dieta occidentale, e vanno molto meno soggetti alle malattie cardiache. L'ipertensione è insolita tra loro, obesità e artrite reumatoide sono rare, il diabete è del tutto sconosciuto.
Sono molti anni che i ricercatori scorazzano in slitta per l'Artico raccogliendo i campioni degli alimenti degli eschimesi, studiando le loro abitudini, esaminando a fondo il loro metabolismo per scoprire il segreto degli abitatori dei ghiacci, alfine lo conosciamo.Il segreto è tutto qui: mangiare la carne che il mare fornisce. Trova così conferma il vecchio adagio che il pesce fa bene al cervello. E' stato accertato che esso costituisce una fonte essenziale di una categoria di grassi ( gli omega-3 ) che hanno sul metabolismo effetti di vasta portata.
I risultati delle ricerche in corso dimostrano che gli oli presenti nel pesce abbassano il livello del colesterolo e dei trigliceridi, i grassi del sangue associati alle malattie di cuore. Sono gli oli che impediscono la formazione di coaguli sanguigni, causa principale degli attacchi cardiaci, e ritardano lo sviluppo dell'aterosclerosi.
Sempre dalle ricerche in corso risulta inoltre che gli omega-3 possono:
- abbassare la pressione del sangue;
- alleviare comuni affezioni della pelle, come l'eczema e la psoriasi;
- attenuare stati infiammatori, tipo l'artrite;
- aiutare lo sviluppo cerebrrale.
Il pesce è quello che gli specialisti in alimentazione definiscono bomba di sostanze nutritive. I grassi del fegato di pesce sono ricchi di vitamina A e D, essenziali per gli occhi, la pelle, i denti e le ossa.
La carne di pesce abbonda di vitamina B, sopreattutto di acido nicotinico e B.6. Questi due elementi sono essenziali per il metabolismo delle proteine, e possono anche essere utili per prevenire affezioni della pelle e del sistema nervoso.
Il pesce, inoltre, fornisce minerali: fosforo, potassio, ferro, iodio, e selenio che ha un'azione anticancerogena. Molluschi come le ostriche sono tra le fonti naturali più ricche di zinco, importante nel mantenere in perfetta funzione il sistema immunitario.
Ostriche, gamberetti, vongole e pesci inscatolati senza lisca, come sardine e salmoni, sono ricchi di calcio, ottimo per le ossa. Contenendo fluoruro, il pesce può rivelarsi utile a prevenire la carie.
Chi segue una dieta sa che il pesce è un'ottima fonte di proteine a basso contenuto calorico. Una porzione di 100 grammi di pesce magro bollito fornisce circa un terzo del quantitativo di proteine raccomandato per un adulto, eppure contiene meno di 100 calorie. Inoltre, studi recenti dimostrano che il consumo delle giuste qualità di pesce può diminuire il rischio di malattie cardiache perchè modifica la reazione chimica del sangue.
Milioni di morti sono causati dall'aterosclerosi, che strangola lentamente le arterie del cuore tappezzandone l'interno con una placca composta di grassi, colesterolo, cellule e scorie.
Colesterolo e grassi saturi sono presenti in abbondanza nelle carni rosse, e nei prodotti caseari ad alto contenuto di grasso, mentre la maggioranza dei prodotti ittici è povera di colesterolo. Anche quelli guardati con maggior diffidenza: gamberetti, granchi e aragoste; contengono, per porzione, meno colesterolo di un uovo.
Scarsi nel pesce e nei crostacei sono anche i grassi saturi, che possono aumentare il livello del colesterolo.
Il grasso presente nel pesce è saturo per una percentuale che va dal 11 al 27%, in confronto al 36% del maiale e del 48% del manzo.
In poco più di un etto di merluzzo o di gamberetti bolliti ci sono da 0,1 a 0,2 grammi di grassi saturi. Lo stesso quantitativo di carne di manzo ne contiene almeno 50 volte tanto: 11 grammi.
Soprattutto il pesce fa furore come alimento nelle specie ittiche di acque fredde e profonde: salmoni, sgombri, aringhe e sardine; ricchi di omega-3.
I grassi polinsaturi si presentano in due forme principali: quella degli acidi grassi omega-6 presenti principalmente negli oli vegetali e quella degli acidi grassi omega -3 predominanti nel pesce e negli oli marini.
Non ci sono dubbi sull'efficacia anticolesterolo degli oli vegetali, invece, gli oli di pesce sono da due a cinque volte più efficaci nell'abbassare il colesterolo, e rendono anche il sangue più fluido, cioè lento a coagularsi, meno formazioni aterosclerotiche nelle pareti delle arterie.
Lo sviluppo mentale dei neonati allattati al seno può essere compromesso da una dieta materna povera di omega-3.
Se mangiare pesce è una buona idea, bisogna ricordare che è meglio usare pesci d'alto mare, che sono esposti a dosi meno concentrate di inquinamento e sono sempre più affidabili.
Qualsiasi tipo di pesce deve essere tenuto in frigorifero, mangiato prima possibile per evitare un'eventuale sviluppo batterico.
Mai mangiare prodottti ittici crudi e per andare sul sicuro manfiarli bolliti.
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