Non è fine, quando si parla con gli altri far cadere il discorso sulle disfunzioni delle nostre budella, nè in genere i disturbi in sè sembrano gravi al punto da meritare l'attenzione di un medico, ne consegue che quasi sempre ce li teniamo, e con essi l'ignoranza delle cause che li provocano.
Per porre rimedio a questo spiacevole stato di cose, ecco un elenco dei più comuni di questi malanni, con la spiegazione delle possibili cause e qualche consiglio sul modo di prevenirli o curarli; se i sintomi persistono, però, meglio andare dal medico.
AEROFAGIA.
I brontolii emessi dallo stomaco gonfio d'aria, il famigerato e spesso inbarazzante gorgoglione, sono il problema digestivo più comune del genere umano. Se non si corre ai ripari, l'aerofagia può trasformarsi in un disturbo fastidioso e mortificante.
Capita a tutti di inghiottire naturalmente aria durante i pasti. Ancora di più ne deglutisce chi è nervoso e chi parla con la bocca piena o beve qualcosa tutto d'un fiato.
La regola aurea è mangiare lentamente, ma non tentate di guadagnare il tempo perduto tornando al lavoro di corsa. Una tranquilla passeggiata può stimolare la digestione, uno scatto da maratoneta può solo farvi male alla salute.
Se soffrite di aerofagia evitate i cibi contenenti molta aria come i soufflè, la panna montata, le meringhe, e le bevande gassate. Alcuni pensano che l'anidride carbonica contenuta nelle bibite favorisca un salutare ruto. Niente di più inverosimile.
Il ruto può darci un senso di sollievo illusorio, ma la maggior parte dell'aria resta dentro. Un aiuto può essere dato da un antiacido contenente simeticone. Gli antiacidi liquidi sono più efficaci delle pastiglie, ed il loro effetto è più incisivo se si prendono un'ora dopo i pasti.
BRUCIORE DI STOMACO.
Questa sensazione dolorosa all'altezza del torace è provocata dall'acido che risale dallo stomaco all'esofago, e di solito è la conseguenza di mangiare e bere troppo in fretta.
Il flusso di acido può anche essere provocata da un' ernia, oppure dalla gravidanza o da una grave forma di obesità. Può anche verificarsi se ci si sdraia subito dopo aver mangiato.
Da evitare dopo i pasti: cioccolata, menta piperita, nicotina, alcool, caffè, i cibi piccanti e l'aspirina, tutta roba che concorre al rilassamento della valvola esofagea.
Se la sensazione di bruciore è localizzata nella parte alta dell'addome può essere un sintomo di gastrite. Nel caso che il sintomo sia proprio questo, andateci piano con alcool, caffè, i cibi piccanti e l'aspirina; mangiate di meno e più lentamente.
STITICHEZZA.
Molte persone che credono di soffrire di stitichezza in realtà stanno benissimo.
Qualche saltuaria irregolarità è del tutto normale, ma qualsiasi persistente cambiamento delle abitudini fisiologiche esige una sollecita visita medica.
Il normale intervallo fra una evacuazione e l'altra può variare da alcune ore ad alcuni giorni. Quello che conta è la natura delle feci, non la loro frequenza. Se sono marroni, molli, facili da espellere, va tutto bene. Se invece sono dure, secche e praticamente inamovibili, vuol dire che siete stitici.
Numerosi medici consigliano una dieta in cui ci sia più spazio per vegetali ricchi di fibre, frutta, pane di grano integralee cereali. Evitate i lassativi: possono creare dipendenza.
DIARREA.
Può essere il sintomo di una infezione, o dell'ingestione di eccessive quantità di determinati cibi o bevande, oppure semplicemente un forte stress. Meno spesso è sintomo di qualcosa di più serio.
La diarrea si esaurisce nell'arco di due giorni, ma bisogna tener conto di due pericoli: la disidratazione nel giro di brevetempo per i bambini e l'ingiustificato ricorso ai farmaci che spesso curano il disturbo quando invece non dovrebbero per gli adulti. La diarea da influenza o da gastroenterite causata da cibi avariati svolge infatti un'azione terapeutica, è il mezzo di cui si serve l'organismo per eliminare le sostanze nocive. Se proprio volete prendere qualche provvedimento,bevete molti liquidi, rilassatevi e riducete la caffeina, evitate il latte, cibi dietetici e la gomma da masticare.
Per quanto strano possa sembrare, gli alimenti ricchi di fibbre curano tanto la diarrea quanto la stitichezza. Altri cibi ad hoc sono le banane, il riso, la salsa di mele, ed il pane tostato.
Se la nausea, il vomito, o i dolori addominali durano per più di 48 ore, sentite il medico.
ULCERE.
La causa immediata di queste lesioni nella parete del duodeno o dello stomaco è un'eccesiva secrezione di acido, oppure un'affezione della mucosa gastrointestinale che la rende vulnerabile all'acido. Le cause scatenanti dell'ulcerasono in genere tre: l'aspirina, la nicotina, e l'alcool.
I fumatori sono soggetti ad ulcera due volte di più che i non fumatori. Di ulcera si ammalano molte persone costrette dall'artrite a prendere aspirina in grande quantità, le quali in genere sono del gruppo sanguigno O.
Il principale sintomo dell'ulcera è un dolore bruciante nella parte superiore dell'addome diverse ore dopo il pasto e durante la notte.
L'effettiva presenza di un ulcera può essere accertata ad una endoscopia a fibbre ottiche, è un ispezione degli organi tramite una sonda luminosa che permette di esaminare la mucosa gastrointestinale.
Buoni risultati si ottengono con farmaci tipo cimetidina, ranitidina e famotidina, che prima alleviano il dolore e poi portano alla cicatrizzazione delle ulcere in un mese e mezzo specie se assocciate ad antiacidi per i casi più difficili.
A volte usiamo lo stomaco come prova del nostro essere in forma, oppure ne abusiamo per dimostrare che possiamo mangiare di tutto.
Beh, forse è il caso di offrire un buon pranzo al vostro stomaco e trattatelo bene.
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