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Affinchè un'idea si trasformi in realtà occorre solo l'intervento della volontà umanaTutti coloro che sono incapaci di imparare si sono messi ad insegnare. (Oscar Wilde)

Videogiochi pro, contro, forse

Molti minori spendono il loro tempo extrascolastico con videogiochi che i genitori non conoscono assolutamente. E' necessario ed indispensabile per buoni ed attenti genitori controllare che questi giochi non siano pericolosi e possano causare danni fisici e psichici.

drogato di videogiochi

Statistiche dicono che circa l'80% dei genitori non conoscono i videogiochi dei propri figli, al massimo si limitano a controllare il tempo che questi passano incollati al video od al computer.
Da statistiche è emerso che non è bene per i giovanissimi passare più di un'ora al giorno coi videogames, perchè le attività dei ragazzi devono essere diversificate ed un bambino ha bisogno di molto movimento.

E' implicito che un genitore dovrebbe conoscerne di più prima di permettere o proibire al figlio l'uso di videogames.
E' sufficiente controllare su internet e quì probabilmente troverete programmi e giochi didattici per imparare le lingue, conoscere la storia, la natura, gli animali ed altre scienze dello scibile umano adatte ad un ragazzo.
Il pericolo esiste se in particolare il ragazzo ha intenzione di giocare on-line, permettendo un minor controllo da parte dei genitori.

 

Le generazioni attuali sono nate in un epoca digitale, non faticano per apprendere ed utilizzare i nuovi linguaggi dei media.
I ragazzi, per trend mania, preferiscono compiere differenti azioni coll'aiuto del computer. Anzi diventa azione d'orgoglio poter dire al compagno - Sai oggi ho fatto questo - e poter sottolineare la propia superiorità.
E' anche giusto che si sviluppino queste capacità tecnologiche nei ragazzi; senza trascurare i media classici, libri scolastici, libri di narrativa, attività fisica e fumetti.
Istruire le nuove generazioni sulle tecniche relative ai media digitali è inutile, sembra che nascano già con la nozioni necessarie a parlare i linguaggi dei videogames, cosa che per un adulto è quasi impossibile, o perlomeno richiede molto tempo.
Fattore importante è la percezione della violenza sullo schermo da parte dei baby videogiocatori, e capire cosa comprendono in merito di violenza simulata e reale.

E' assodato che i più piccini ed impressionabili sono portati a non distinguere tra violenza virtuale dei loro beniamini e la violenza reale, questo comporta problematiche comportamentali che richiede l'intervento di specialisti della sanità.
Da ricerche è emerso che chi gioca con videogames violenti diventa meno sensibile alla violenza presente nel mondo reale.
Giocare ai videogiochi può dare piccoli benefici come la capacità di sopportare la sconfitta che è una dote importante e serve ai ragazzi per diventare prima più grandi.

Inoltre i videogiochi mettono il giovane di fronte al problema di sapere le lingue straniere, fra cui importante è l'inglese.
Stabilire coi propri figli orari per lo studio, per le attività sportive e per i videogiochi è un'ottima scelta per la formazione del giovane, come confermano studiosi di patologie comportamentali e legate al gioco compulsivo.

E' possibile, inoltre, accedere a siti come Classifica Videogiochi Violenti che forniscono informazioni sui videogiochi violenti da evitare o meno, e quella come Videogiochi Educativi, che consigliano quali vieogiochi sono più o meno utili.
La famiglia può intervenire sui videogiochi in maniera decisiva, e specialmente attraverso il dialogo costruttivo si può ottenere il risultato ottimale senza porre in pericolo la formazione dei giovani uomini.

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