Accedi

Risultati per "che"

Commenti

  • Scatta l'obbligo di collegare il numero di cellulare alla Postepay, sito ingolfato

    Utente sconosciuto 4534 giorni fa

    A partire da oggi, per effettuare operazioni online con la propria carta Postepay sarà necessario aver collegato alla carta il proprio numero di cellulare.

    image

    Durante l'operazione online, verrà chiesto di inserire un PIN di 6 cifre, questo codice ha una validità di 90 secondi e viene richiesto dall'utente durante l'operazione ed inviato dal servizio informatico delle Poste sul cellulare del richiedente, dopodiché deve essere inserito nel form online per completare l'operazione.

     

    Purtroppo oggi il sito Poste.it risultava eccessivamente lento e per avanzare di pagina mentre si cercava di effettuare un'operazione, scadevano i 90 secondi di validità del codice, col risultato che l'operazione non poteva essere completata, doveva essere richiesto nuovamente un PIN e riavviata la procedura, un circolo che si ripeteva ogni volta per lentezza del sito.

     

    Probabilmente, poiché era il primo giorno di entrata in funzione del servizio, qualcosa non ha funzionato a dovere. Non so se la situazione attuale è migliore di quella di qualche ora fa, a quanto mi risulta Poste Italiane non ha emesso alcun comunicato riguardo i rallentamenti del sito.

  • Tribute to Schettino

    laibach 4548 giorni fa

    Porta in alto la mano
    segui il tuo capitano,
    scappo con il pattino
    sono capitan Schettino..
    un passo avanti ondeggiando un passo in dietro affondando...
    mica faccio er bagnino, sono capitan Schettino!"

    ********

     

    Non sono fuggito, sono caduto nella scialuppa!”

     

    ********

  • Tribute to Schettino

    laibach 4548 giorni fa

    Porta in alto la mano
    segui il tuo capitano,
    scappo con il pattino
    sono capitan Schettino..
    un passo avanti ondeggiando un passo in dietro affondando...
    mica faccio er bagnino, sono capitan Schettino!"

    ********

     

    Non sono fuggito, sono caduto nella scialuppa!”

     

    ********

  • Truffa tramite SMS da Carta Si - CartaSid

    Gustavo 4526 giorni fa nel gruppo Segnalazioni Truffe e Frodi Online

    image

    Da qualche tempo sui cellulari degli  italiani sta arrivando il seguente messaggio truffa:

    —— SMS ——
    Da: CartaSi
    Ricevuto: XX xxx 2012 08:15
    Oggetto: Gentile cliente,

    Gentile cliente, la sua carta di credito
    e stata bloccata. Siete pregati di
    accedere al sito www.cartasid.com , per
    seguire la procedura di sblocco.

    Si tratta di una nuova forma di truffa informatica, il cosiddetto phishing, ma questa volta la novità è che il messaggio arriva via SMS. Dalla Banca Nazionale Slovacca nei giorni scorsi era già stato lanciato un allarme simile.

    La tecnica usata dai truffatori viene chiamata in inglese col termine mishing, contrazione di mobile phishing (pescare, ovvero truffare ingenui o distratti che abboccano). In pratica il mishing consiste nell’invio di SMS direttamente sui cellulari dei clienti delle banche, con un messaggio del tutto simile a quelli normalmente inviati dalle banche o dai gestori dellle carte di credito. Andando sul sito indicato, quasi del tutto corrispondente a quello “vero”, i truffatori chiederanno di compilare i dati della carta per poi procedere a prosciugare il credito residuo con operazioni illecite.

    Il dominio cartasid.com, è stato registrato  da una società  inesistente.

    IL consiglio è sempre di prestare massima attenzione verso tutti i messaggi che si ricevono, via e-mail, SMS, social network ecc. e di NON compilare mai richieste di questo tipo.

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

  • banana trentatre 4500 giorni fa
    Se anche le prostitute sparissero, i loro figli esisterebbero sempre
  • Danza MOSCONI (Danza Kuduro) - "Dai Vaffanculo"

    Raul Bove 4497 giorni fa
    Il grande Germano Mosconi si esibisce in un remix della hit dell'estate 2011... "Dai Vaffanculo"...
  • Il nuovo articolo 18

    Utente sconosciuto 4483 giorni fa

    Il DDL appena varato, approvato "salvo intese" (ovvero passibile di modifiche prima di iniziare l'iter parlamentare), introduce il licenziamento per motivi economici. Qualora il giudice dovesse ritenere il provvedimento dell'azienda illegittimo il lavoratore non potrà essere reintegrato in azienda ma riceverà un indennizzo di 15-27 mensilità tenendo conto dell'ultima retribuzione. Il governo si è impegnato a prestare particolare attenzione per evitare abusi da parte delle imprese.

    image

    Diviene possibile anche il licenziamento per motivi disciplinari, se un giudice stabilisce che l'azione è illegittima, in questo caso è prevista la possibilità di reintegro o una indennità tra 15 e 27 mensilità in base all'anzianità.


    In caso di licenziamenti discriminatori resta il diritto al reintegro per tutti, a prescindere che l'imprese abbia più o meno di 15 dipendenti.

    Questo particolare è importante al pari dei due casi di licenziamento sopracitati, perchè l'articolo 18 in vigore fino ad oggi, varato nello Statuto dei Lavoratori del 1970, prevedeva il diritto di reintegro solo per le imprese com più di 15 dipendenti.


    Il costo sostenuto dal datore di lavoro in caso di vittoria del lavoratore sarà svincolato dalla durata del procedimento e dalle inefficienze del sistema giudiziario.

    Per evitare processi lunghi è prevista l'introduzione di un rito procedurale abbreviato per le controversie in materia di licenziamenti, che ridurrà ulteriormente i costi indiretti del licenziamento.



    Le modifiche apportate a questa parte dell'articolo 18 possono, dunque, essere interpretate con neutralità e, in linea di massima, essere condivise da tutte le parti sociali. Non si accontenta nessuno per non scontentare tutti, questo è il principio ed è rispettato dall'introduzione di due casi d'uscita e di un più generale principio di diritto d'entrata.

     

    In uno Stato dotato di sistema legislativo e giuridico funzionante, questo DDL renderebbe il mercato del lavoro più flessibile di quello attuale, ma nel nostro caso c'è da fare i conti con la lentezza del sistema giuridico e dei processi. Insieme con la responsabilità civile per i magistrati, questo DDL doterebbe i lavoratori di garanzie sufficienti ad un più snello mercato del lavoro.

  • Sorbitolo, caccia al farmaco killer

    laibach 2841 giorni fa

    Allerta del Ministero della Salute per il sorbitolo acquistato su Ebay, dopo che a Barletta una donna è morta e altre due si sono sentite male dopo aver assunto del sorbitolo per sottoporsi ad un test sull'intolleranza alimentare. Sulla vicenda la procura di Trani ha aperto un'inchiesta: ci sono tre indagati dalla per omicidio colposo, cooperazione in omicidio colposo e lesioni gravi per quanto avvenuto nel centro diagnostico di Barletta. Ed ora è caccia in tutta Italia al farmaco killer.

    sorbitolo

    Il sorbitolo - spiega il comandante del Nas di Bari, Antonio Citarella - è un additivo alimentare, non è un farmaco, e quindi non ne è proibita la commercializzazione via internet né ci sono vincoli particolari.

    Sulla commercializzazione on line dei farmaci, proibita in Italia, l'Aduc ha chiesto la liberalizzare come avviene in Inghilterra. E' stato possibile ricostruire meglio quanto avvenuto nel centro medico di Barletta per capire come mai gli effetti siano stati letali per una donna e non per le altre. «Il sapore salato riferito da una delle donne ricoverate all'ospedale di Barletta, fa pensare alla presenza oltre al sorbitolo di sostanze a base di nitrati, una delle ipotesi che si stanno percorrendo per trovare la causa dell'avvelenamento», spiega il tossicologo del centro di Pavia Carlo Locatelli.

    La sostanza sospettata infatti, ha spiegato l'esperto, interferisce con il trasporto di ossigeno da parte dell'emoglobina e può causare avvelenamento. «Grazie alla pronta diagnosi effettuata all'ospedale di Barletta che ha somministrato l'antidoto - ha aggiunto - è stato possibile contrastare il processo tossico».

     

  • Mediaset perde il dominio web

    laibach 4479 giorni fa

    Il dominio internet Mediaset.com non torna a Mediaset: un collegio di saggi dell'organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale, Wipo, respinge il ricorso per la riassegnazione.

    image

    Si tratta di una battaglia legale iniziata un anno fa. Lo scorso agosto il gruppo Fenicius Llc, con sede nel Delaware, negli Stati Uniti, registra Mediaset.com attraverso un'asta online dopo un mancato rinnovo: la procedura è avvenuta con l'aiuto di un'altra società, Moniker.com, specializzata nella ricerca di indirizzi internet rimasti liberi che possono essere aggiudicati durante contrattazioni sul web.

    A novembre l'azienda di Cologno Monzese chiede l'intervento del Wipo: ricorda la possibile confusione con il marchio Mediaset e sostiene la malafede di Didier Madiba, rappresentante legale di Fenicius Llc, durante la fase di registrazione e nell'uso attuale dello spazio web, rimasto inattivo.

    La difesa del gruppo degli Stati Uniti era affidata a uno studio specializzato nelle battaglie giudiziarie online, ESQwire: Madiba ha replicato che aveva richiesto il dominio per vendere "media sets": sostiene che sia una parola generica, utilizzata anche da altre imprese. Ma negli ultimi mesi non ha potuto mettere in pratica i suoi progetti imprenditoriali a causa di una grave malattia. Secondo il collegio dei saggi del Wipo non è dimostrata la malafede: mancano fatti o esempi specifici per verificarla. E respinge la domanda di Mediaset.

     

    Il Sole 24 Ore

  • Mediaset perde il dominio web

    laibach 4479 giorni fa

    Il dominio internet Mediaset.com non torna a Mediaset: un collegio di saggi dell'organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale, Wipo, respinge il ricorso per la riassegnazione.

    image

    Si tratta di una battaglia legale iniziata un anno fa. Lo scorso agosto il gruppo Fenicius Llc, con sede nel Delaware, negli Stati Uniti, registra Mediaset.com attraverso un'asta online dopo un mancato rinnovo: la procedura è avvenuta con l'aiuto di un'altra società, Moniker.com, specializzata nella ricerca di indirizzi internet rimasti liberi che possono essere aggiudicati durante contrattazioni sul web.

    A novembre l'azienda di Cologno Monzese chiede l'intervento del Wipo: ricorda la possibile confusione con il marchio Mediaset e sostiene la malafede di Didier Madiba, rappresentante legale di Fenicius Llc, durante la fase di registrazione e nell'uso attuale dello spazio web, rimasto inattivo.

    La difesa del gruppo degli Stati Uniti era affidata a uno studio specializzato nelle battaglie giudiziarie online, ESQwire: Madiba ha replicato che aveva richiesto il dominio per vendere "media sets": sostiene che sia una parola generica, utilizzata anche da altre imprese. Ma negli ultimi mesi non ha potuto mettere in pratica i suoi progetti imprenditoriali a causa di una grave malattia. Secondo il collegio dei saggi del Wipo non è dimostrata la malafede: mancano fatti o esempi specifici per verificarla. E respinge la domanda di Mediaset.

     

    Il Sole 24 Ore

  • Trovati altri 405 elementi in Commenti