Raul Bove mi piace 3197 giorni fa
Ecco perchè dovresti cancellarti da Facebook!
1) Facebook vuole i tuoi dati REALI
Non si è mai visto un servizio che ti obbliga ad inserire il tuo nome e cognome reale (pena la cancellazione dell'account).
2) Zuckerberg, l'uomo senza scrupoli
Fin dalla nascita di Facebook, sono state molte le accuse mosse in merito all'etica di Mark Zuckerberg. Ricordiamo che Zuckerberg è stato accusato di aver rubato l'idea a ConnectU.com. Non vi sembra strano il pagamento di 65milioni di dollari per chiudere il becco al defunto social network?
3) Facebook ha dichiarato guerra alla privacy
Zuckerberg lo scorso gennaio, in difesa dei cambiamenti alle impostazioni della privacy, ha dichiarato: "Le persone hanno ritenuto confortevole non solo condividere informazioni di genere diverso, ma anche in modo più aperto e con più persone".
Di recente ha affermato: "the default is now social"
Essenzialmente, ciò significa che Facebook non solo vuole sapere tutto di te, ma si da il diritto di renderlo disponibile a tutti.
4) Facebook ci sta prendedo per il culo
Mentre Zuckerberg spiega agli sviluppatori come accedere ai vostri dati personali con nuove API (Application Programming Interface), nessuno si preoccupa di informare gli utenti delle possibili implicazioni.
5) Tutto sottobanco...
Uno sviluppatore indipendente di software è stato citato in giudizio per aver eseguito una scansione di tutti i dati erroneamente resi pubblici a seguito di un cambiamento nelle impostazioni della privacy di tutti i profili degli iscritti.
Facebook sa tutto di te ma tu non devi esserne a conoscenza... logico no?
6) Le applicazioni ti spiano
I tuoi dati sono sono accessibili alle applicazioni. Ti fidi dei programmatori delle applicazioni? Sai chi sono? Fai attenzione, è tutto l'ecosistema ad essere pericoloso.
7) Facebook è competente/attendibile?
Tralasciando le questioni etiche...posso fidarmi della competenza tecnica di Facebook?
8) Disiscriversi è un calvario
Ci avete provato? Come faccio a cancellarmi da Facebook?
Leggevo questa mattina sulla Stampa, che in Molise (regione in cui risiedo) sono in progetto non uno, ma ben due aeroporti, il primo, di cui lo studio di fattibilità è già costato diverse migliaia di euro, doveva essere impiantato a Sepino (2000 abitanti), cito testualmente l'articolo apparso sul quotidiano:
Nel 1999 la Regione sceglie Sepino, stanziando 200 mila euro. Nasce una società «Aeroporto di Sepino» con enti locali e consorzio industriale, che individua e vincola l’area. Nel 2004 la Regione rilancia: l’aeroporto «è indispensabile per contribuire con concretezza alla ripresa economica del Molise». Nel 2006, a ridosso delle elezioni che confermano Iorio governatore, la sua giunta stanzia altri 750 mila euro per il progetto definitivo. Ma nel 2007, due mesi dopo le elezioni vinte, dietrofront: soldi spariti e l’aeroporto di Sepino resta nel limbo. Oggi la società «Aeroporto di Sepino» risulta ancora «in via di scioglimento».
Il secondo aeroporto dovrebbe sorgere tra i due centri ad altissima densità abitativa (756 e 754 abitanti) di Cantalupo del Sannio e San Massimo, a circa 20 km dal vecchio progetto e al centro della regione (ma c'è da considerare che, quanto a vicinanza, per gli abitanti di Termoli sarebbe comunque più comodo raggiungere Pescara o Foggia, piuttosto che percorrere la Bifernina fino a Cantalupo).
I governatori parlano di una grande opportunità, che permetterà al Molise di entrare in un circuito di trasporti internazionale, addirittura affermando che sarebbe comodo per i passeggeri da Napoli e Roma, i quali potrebbero "agilmente" raggiungere lo scalo tramite treno, scendeno alla vicina stazione di Macchiagodena.
Qualcuno può ricordare a questi personaggi che il Molise è la seconda peggior regione d'Italia quanto ad infrastrutture, potendo vantare appena 36 km di autostrada e 23 di doppi binari elettrificati?
Inoltre, a costoro va anche ricordato che, attualmente, per percorrere la tratta Campobasso-Roma (230 km), occorre lo stesso tempo che si impiega a percorrere la tratta Roma-Milano, lunga "appena" 590 km.
Forse è proprio il caso che il Molise torni con i piedi per terra.
Leggevo questa mattina sulla Stampa, che in Molise (regione in cui risiedo) sono in progetto non uno, ma ben due aeroporti, il primo, di cui lo studio di fattibilità è già costato diverse migliaia di euro, doveva essere impiantato a Sepino (2000 abitanti), cito testualmente l'articolo apparso sul quotidiano:
Nel 1999 la Regione sceglie Sepino, stanziando 200 mila euro. Nasce una società «Aeroporto di Sepino» con enti locali e consorzio industriale, che individua e vincola l’area. Nel 2004 la Regione rilancia: l’aeroporto «è indispensabile per contribuire con concretezza alla ripresa economica del Molise». Nel 2006, a ridosso delle elezioni che confermano Iorio governatore, la sua giunta stanzia altri 750 mila euro per il progetto definitivo. Ma nel 2007, due mesi dopo le elezioni vinte, dietrofront: soldi spariti e l’aeroporto di Sepino resta nel limbo. Oggi la società «Aeroporto di Sepino» risulta ancora «in via di scioglimento».
Il secondo aeroporto dovrebbe sorgere tra i due centri ad altissima densità abitativa (756 e 754 abitanti) di Cantalupo del Sannio e San Massimo, a circa 20 km dal vecchio progetto e al centro della regione (ma c'è da considerare che, quanto a vicinanza, per gli abitanti di Termoli sarebbe comunque più comodo raggiungere Pescara o Foggia, piuttosto che percorrere la Bifernina fino a Cantalupo).
I governatori parlano di una grande opportunità, che permetterà al Molise di entrare in un circuito di trasporti internazionale, addirittura affermando che sarebbe comodo per i passeggeri da Napoli e Roma, i quali potrebbero "agilmente" raggiungere lo scalo tramite treno, scendeno alla vicina stazione di Macchiagodena.
Qualcuno può ricordare a questi personaggi che il Molise è la seconda peggior regione d'Italia quanto ad infrastrutture, potendo vantare appena 36 km di autostrada e 23 di doppi binari elettrificati?
Inoltre, a costoro va anche ricordato che, attualmente, per percorrere la tratta Campobasso-Roma (230 km), occorre lo stesso tempo che si impiega a percorrere la tratta Roma-Milano, lunga "appena" 590 km.
Forse è proprio il caso che il Molise torni con i piedi per terra.
Come la vogliamo definire? Disperazione? Esasperazione? Delusione estrema? Meglio non ‘chiamarla’, forse.
Sto parlando della causa che ha portato Emilio Perrella, conosciuto anche come “Lo stallone di Cercola”, a tentare di darsi fuoco dopo aver scoperto che non sarebbe stato un futuro concorrente del Grande Fratello 12. Una storia talmente assurda che sembra inventata ma che, purtroppo, è vera. E’ accaduto proprio nella serata della prima puntata. L’uomo (che vedete in foto), aveva partecipato a Tamarreide, ma il suo sogno era varcare la porta rossa di Cinecittà.
Convinto di aver superato la selezione grazie all’aiuto di un dirigente del programma, l’uomo ha cercato più volte di contattarlo. Fino a quando gli hanno detto che era impossibile perchè… morto. Scoperto l’inganno (il dirigente era sanissimo…), l’uomo ha deciso di contattare una tv locale, Luna2, per denunciare l’accaduto, minacciando di darsi fuoco. E così ha fatto, ma il peggio è stato evitato, grazie all’intervento di alcune persone presenti sul luogo. L’uomo non ha riportato gravi danni.
Ma, probabilmente, invece di varcare la porta rossa ha varcato quella bianca dell’ospedale.
fonte: gossipblog
Stavano improvvisando canti popolari
La Siae ha fatto una multa di 205 euro a 14 bambini di Chernobyl per violazione del diritto d´autore. I piccoli, di età compresa tra i 7 e 12 anni, avevano preparato un piccolo spettacolo per dire grazie alle famiglie da cui erano stati ospitati. Con una canzone in bielorusso. Le piccole casse di un computer portatile diffondevano una canzone popolare. E loro, sulla base musicale, avevano iniziato a cantare le prime strofe per salutare le persone che si erano prese cura di loro per quasi un mese.
I bambini per tutto agosto sono stati ospiti di 14 famiglie di Noci e Martina Franca che hanno aderito al progetto di solidarietà di Legambiente. Domenica 27 era il giorno dei saluti. La Società operaia ha prestato gratuitamente il suo locale nel centro storico di Martina Franca. E lì si sono trovati tutti insieme per l´ultima volta i bambini bielorussi, le loro “famiglie” italiane e tutti quelli a cui i bambini volevano dire grazie. Una sessantina di persone in tutto quelli presenti alla festicciola improvvisata. Del tipo: ognuno porta una cosa. Poi i bambini, che da giorni si organizzavano con le due accompagnatrici, hanno indossato abiti buffi fatti di carta igienica e piatti di plastica e dalle casse del portatile era partita la musica.
Mentre i bambini cantavano “Viva la gente” e un brano popolare bielorusso, nel locale della Società operaia si è affacciato un estraneo che poi si è presentato come
«dottor Francesco Disanto, titolare dell´ufficio SIAE di Martina Franca».
E’ arrivato lì, di domenica sera, perché nessuno dei bambini bielorussi aveva chiesto l´autorizzazione a esibirsi alla Società italiana degli autori e editori. «Abbiamo cercato tranquillamente di spiegare che la festa era stata improvvisata alla buona – spiega Michele Massafra, referente territoriale dell´iniziativa benefica – e soprattutto gli abbiamo fatto presente che quella era la nostra serata dei saluti e i bambini avevano pensato di farci questa sorpresa». Ma Disanto non ha ammesso ragioni. Nel verbale arrivato il giorno dopo per raccomandata alla sede della società operaia per oggetto c´è scritto: «Tutela del diritto d´autore, manifestazione per bambini “Progetto accoglienza di Chernobyl” con esecuzioni musicali».
Per il titolare dell´ufficio Siae di Martina Franca i bambini bielorussi avevano violato l´articolo 17 della legge numero 633 del 1941. Il reato che gli è stato contestato è quello di esecuzioni di opera di ingegno senza preventiva autorizzazione dell´autore. Bielorusso. «Una decisione sconcertante – denuncia Angela Lobefaro responsabile pugliese di Legambiente Solidarietà – soprattutto a conclusione di una meravigliosa esperienza . Vorrà dire che la Siae si terrà i soldi e noi, nella mente, l´indelebile ricordo dei sorrisi di quei bambini».
Solo in ITAGLIA succedono queste cose !!
Cade il Governo Berlusconi....Bersani afferma "Siamo pronti a formare un governo di responsabilità nazionale."
Ora io vorrei capire due cose: cosa significa "responsabilità nazionale", ma soprattutto chi ha dato il mandato a Bersani? Chi lo ha legittimato a fare il passo in avanti? Chi lo vuole?
Intendiamoci, non c'è l'ho personalmente con Bersani, il mio è un discorso generale, rivolto a tutti politici che non hanno accettato alcun compromesso parlando e straparlando di dimissioni, mentre ora si buttano come avvoltoi sulle spoglie del potere.
Conosco bene i meccanismi della nostra democrazia, mi vanto di averli studiati nelle ore di Educazione Civica (e mi disgusta che qualcuno l'abbia abolita, ma di questo parleremo in altre occasioni). So che ora ci saranno le consultazioni e, se ci saranno i presupposti, verrà dato mandato a qualcuno di istaurare un nuovo governo ed una nuova maggioranza, altrimenti si scioglieranno le camere e si andrà alle elezioni.
Delle due, le elezioni sono la scelta peggiore, perchè a camere sciolte non si possono votare decreti ed emendamenti ed in questo momento di assoluta emergenza, c'è bisogno di un governo operativo ed efficiente.
Il Governo uscente boccheggiava già da un pezzo e solo un idiota non si sarebbe accorto che la caduta era prossima, ma, mi domando, doveva avvenire proprio alla vigilia dell'approvazione del "Maxi-emendamento"?
Che contenesse iniziative giuste o sbagliate non è un discorso da fare ora, il punto importante, a mio parere, è che era stata l'Europa a chiederci di votarlo e di applicarlo, la stessa Europa che ha inviato degli ufficiali a Roma, con il compito di controllare l'operato del Governo e del Parlamento italiani, perchè nessuno si fida più di noi, siamo una barzelletta.
Che figura ci abbiamo fatto oggi, facendo cadere un governo proprio quando il suo operato sarebbe stato, in termini europei, efficace?
Quello che mi disgusta maggiormente, è che i parlamentari, di destra e di sinistra, sono stati tutti uniti nel chiedere a Tremonti di non decurtare le loro "striminzite" provvigioni, mentre se ne sbattono altamente dell'unità e dell'operatività di Governo e Parlamento quando c'è di mezzo il destino di una nazione.
C'è speranza per la nostra Italia?
Schettino rimarrai sempre nei nostri Cuori !
Vada a vordo Cazzo
Porta in alto la mano
segui il tuo capitano,
scappo con il pattino
sono capitan Schettino..
un passo avanti ondeggiando un passo in dietro affondando...
mica faccio er bagnino, sono capitan Schettino!"
********
“Non sono fuggito, sono caduto nella scialuppa!”
********
Porta in alto la mano
segui il tuo capitano,
scappo con il pattino
sono capitan Schettino..
un passo avanti ondeggiando un passo in dietro affondando...
mica faccio er bagnino, sono capitan Schettino!"
********
“Non sono fuggito, sono caduto nella scialuppa!”
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