Lo stalke Pietro P. le iniziali, 48 anni, già condannato a due anni per sequestro di persona, ora è finito in manette per stalking. Per otto mesi ha perseguitato con biglietti anche minacciosi, pedinamenti e postazioni Michelle Hunziker seguendola anche durante i suoi spettacoli o nei luoghi di lavoro e vacanza.
Pietro, secondo l’inchiesta coordinata della Procura milanese e condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo, a partire dallo scorso febbraio ha inviato alla Hunziker numerose e-mail dal contenuto «delirante, petulante, minaccioso e ingiurioso».
Teddy Sexton, 32 anni, vive nel New Mexico ed è stato condannato ad otto anni di carcere per aver decapitato un pitbull con una motosega. L'uomo ha spiegato che il cane aveva aggredito una bambina di nove anni durante una festa nel giardino della sua abitazione. Sexton ha anche detto di aver usato la motosega non possedendo alcuna arma da fuoco. Da tutto il mondo centinaia di animalisti avevano sperato nel massimo della pena.
Durante il processo l'uomo ha spiegato al giudice di aver già tentato in precedenza di tagliare la gola al cane, ma "non funzionò", per questo, ha aggiunto,"ho fatto l'unica cosa che non avrei dovuto e reciso la testa con una motosega".
Da uno studio americano nasce una nuova formula contraccettiva che si sostituirebbe totalmente alla pillola anticoncezionale.
Si tratta di un gel/crema che andrebbe spalmata sulla pelle.
Per ora il prodotto è stato sperimentato su 18 donne di età compresa tra i 20 e i 30 anni, nessuna delle quali, dopo sette mesi di applicazioni, è rimasta incinta, e nessuna di loro ha risentito di effetti collaterali.
La crema sfrutta l’azione del Nestorone, un nuovo ormone progestinico sintetico, che contiene un tipo di estrogeno che è chimicamente identico a quello prodotto naturalmente dal corpo della donna.
Secondo quanto annunciato da Antares Pharm il prodotto sarebbe più sicuro e meno fastidioso della normale pillola contraccettiva, e non influirebbe con la qualità della vita delle donne che lo usano.
Ruth Merkatz assicura «Ora proveremo il gel su un numero maggiore di persone», ma occorreranno test clinici più ampi prima di trovarlo a disposizione nelle farmacie.
Speriamo bene ;)
Gustavo mi piace 4416 giorni fa
Nessuno è perfetto...
Dopo tanti calendari per maschietti, finalmente ne è in arrivo uno che farà felici anche noi donne!
Calendario dei rugbisti francesi, i Dieux Du Stade, per il 2011
Raul Bove mi piace 3189 giorni fa
Ecco perchè dovresti cancellarti da Facebook!
1) Facebook vuole i tuoi dati REALI
Non si è mai visto un servizio che ti obbliga ad inserire il tuo nome e cognome reale (pena la cancellazione dell'account).
2) Zuckerberg, l'uomo senza scrupoli
Fin dalla nascita di Facebook, sono state molte le accuse mosse in merito all'etica di Mark Zuckerberg. Ricordiamo che Zuckerberg è stato accusato di aver rubato l'idea a ConnectU.com. Non vi sembra strano il pagamento di 65milioni di dollari per chiudere il becco al defunto social network?
3) Facebook ha dichiarato guerra alla privacy
Zuckerberg lo scorso gennaio, in difesa dei cambiamenti alle impostazioni della privacy, ha dichiarato: "Le persone hanno ritenuto confortevole non solo condividere informazioni di genere diverso, ma anche in modo più aperto e con più persone".
Di recente ha affermato: "the default is now social"
Essenzialmente, ciò significa che Facebook non solo vuole sapere tutto di te, ma si da il diritto di renderlo disponibile a tutti.
4) Facebook ci sta prendedo per il culo
Mentre Zuckerberg spiega agli sviluppatori come accedere ai vostri dati personali con nuove API (Application Programming Interface), nessuno si preoccupa di informare gli utenti delle possibili implicazioni.
5) Tutto sottobanco...
Uno sviluppatore indipendente di software è stato citato in giudizio per aver eseguito una scansione di tutti i dati erroneamente resi pubblici a seguito di un cambiamento nelle impostazioni della privacy di tutti i profili degli iscritti.
Facebook sa tutto di te ma tu non devi esserne a conoscenza... logico no?
6) Le applicazioni ti spiano
I tuoi dati sono sono accessibili alle applicazioni. Ti fidi dei programmatori delle applicazioni? Sai chi sono? Fai attenzione, è tutto l'ecosistema ad essere pericoloso.
7) Facebook è competente/attendibile?
Tralasciando le questioni etiche...posso fidarmi della competenza tecnica di Facebook?
8) Disiscriversi è un calvario
Ci avete provato? Come faccio a cancellarmi da Facebook?
Raul Bove mi piace 3189 giorni fa
Durante una grigliata Federica cade.
Qualcuno vuole chiamare l'ambulanza ma Federica rialzandosi dice di essere
inciampata con le scarpe nuove.
Siccome era pallida e tremante la aiutammo a rialzarsi.
Federica trascorse il resto della serata serena ed in allegria.
Il marito di Federica mi telefonò la sera stessa dicendomi che aveva sua moglie in ospedale.
Verso le 23.00 mi richiama e mi dice che Federica è deceduta.
Federica ha avuto un ictus cerebrale durante la grigliata.
Se gli amici avessero saputo riconoscere i segni di un ictus, Federica sarebbe ancora viva.
La maggior parte delle persone non muoiono immediatamente.
Basta 1 minuto per leggere il seguito:
Un neurologo sostiene che se si riesce ad intervenire entro tre ore dall'attacco si può facilmente porvi rimedio.
Il trucco è riconoscere per tempo l'ictus!!!
Riuscire a diagnosticarlo e portare il paziente entro tre ore in terapia.
Cosa che non è facile.
Nei prossimi 4 punti vi è il segreto per riconoscere se qualcuno ha avuto un'ictus cerebrale:
* Chiedete alla persona di sorridere (non ce la farà);
* Chiedete alla persona di pronunciare una frase completa (esempio: oggi è una bella giornata) e non ce la farà;
* Chiedete alla persona di alzare le braccia (non ce la farà o ci riuscirà solo parzialmente);
* Chiedete alla persona di mostrarvi la lingua (se la lingua è gonfia o la
muove solo lateralmente è un segno di allarme).
Nel caso si verifichino uno o più dei sovra citati punti chiamate immediatamente il pronto soccorso.
Descrivete i sintomi della persona al telefono.
Un medico sostiene che se mandate questa è- mail ad almeno 10 persone, si può essere certi che avremmo salvato la vita di Federica, ed eventualmente anche la nostra.
Quotidianamente mandiamo tanta spazzatura in giro per il web, stavolta si tratta di una causa giusta, usiamo i collegamenti per essere d'aiuto a noi ed agli altri.
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Grazie al Patto d'amicizia diventato legge nel 2008, l'Italia pagherà alla Libia 5 miliardi di dollari, per il risarcimento danni della colonizzazione!
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