E stammattina mi son svegliato, o Facebook ciao... verrebbe da dire,
ed è proprio quello che sta succedendo in queste ore, in cui proprio in concomitanza con il giorno della memoria, il più famoso sito al mondo, risulta essere Down.
Da questa notte, intorno le 02.00 ora italiana, sono sparite tutte le funzioni desktop ed il sito anche pingandolo non è raggiungibile. Il problema non riguarda solamente l'Italia, ma tutto il network mondiale (provate ad accedervi con un proxy).
Ma non finisce qui, oltre a Facebook risultano inaccessibili anche Instagram e Friendfeed .
Appena avrà nuove notizie, vi terrò informati sugli sviluppi.
Dai che oggi si lavora: alziamo il PIL
pippo potamo mi piace 3397 giorni fa
Nella barba in stile hipster, curata nel dettaglio oppure lasciata incolta, come vogliono gli ultimi trend della moda, annidano migliaia di batteri. Lo dimostra uno studio pubblicato sulla rivista "Anaestesia", di cui riferisce al Daily Mail online Anthony Hilton, a capo dipartimento di biologia dell'Aston University (Gran Bretagna).
Lo studio ha esaminato le mascherine chirurgiche, per capire se catturassero batteri caduti dalle facce dei chirurghi e se questi batteri fossero di ù nel caso in cui il medico avesse la barba. "Dai risultati - spiega Hilton - è emerso che gli uomini con la barba ospitano sul viso un numero significativo di batteri, molti più degli uomini senza barba e delle donne, circa 20mila".
Sulla pericolosità di questi batteri per la salute, però, gli esperti sono divisi. Se da una parte, infatti, la specialista Carol Walker lancia l’allarme sottolineando come avere la barba possa portare a infezioni della pelle più frequenti e alla possibilità di trasferire ad altri i germi e batteri che vi si annidano e che rimangono intrappolati, come ad esempio lo stafilococco quando si ha il raffreddore, c’è anche chi come Hugh Pennington, professore emerito di batteriologia all’Universita di Aberdeen, "difende" la barba non riscontrando rischi particolari per la salute.
"La barba crescendo tende ad arricciarsi e ad ammorbidirsi e a fare pieghe che intrappolano lo sporco", spiega la Walker evidenziando come "alcune persone hanno avuto infezioni della pelle causate da incrostazioni o eritemi provocati dai batteri nella loro barba".
Se si ha il raffreddore, poi, il liquido che cola dal naso può rimanere intrappolato nella barba e i batteri essere facilmente passati agli altri aggiunge l’esperta. Secondo il professor Pennington, invece, "quelli della barba sono gli stessi batteri della pelle e non sono problematici o un rischio per la salute".
Luana Mattia mi piace 3394 giorni fa
Oggi è il primo giorno di primavera. Esattamente alle 23.45 del 20 marzo inizierà ufficialmente la primavera.
Un momento: ma non ci hanno insegnato che la primavera inizia il 21 marzo?
Perché allora ne stiamo parlando con un giorno d'anticipo?
Non ci sono errori, l'equinozio cade proprio oggi, 20 marzo, e rimarrà il 20 almeno fino al 2020.
La "colpa" - se così si può chiamare - è da ricercare nel calendario gregoriano attualmente in uso in gran parte del mondo. Un sistema imperfetto perché non rappresenta esattamente l'anno siderale, ossia il periodo orbitale della Terra intorno al Sole, che è pari a 365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 10 secondi.
Il calendario gregoriano si basa sull'anno tropico o solare di 365 giorni: contempla cioè circa un quarto di giorno in meno di quello che serve alla Terra per completare la propria rivoluzione intorno al Sole. Questo fa sì che ogni anno l'equinozio cada 6 ore più tardi, finché non interviene - ogni 4 anni - l'anno bisestile, con un giorno "extra" a febbraio che serve a "riportare indietro" la sincronizzazione tra anno anno siderale e calendario gregoriano.
Una notizia inaspettata. Gerry Scotti lascia la tv.
La rivelazione durante un'intervista su Vanity Fair:
“A 60 anni smetterò di fare Gerry Scotti, cioè il conduttore di programmi quotidiani, ma magari vado in giro per il mondo a fare documentari sulle cose che la gente non sa che mi piacciono: viaggi, cibo, moto, barche. L’età media per gli uomini è sopra gli 80 anni. Considerando che ne ho passati 20 diventare uomo, 40 a fare un lavoro che mi piaceva molto e che mi è arrivato senza che lo cercassi, mi piacerebbe nei prossimi venti affrontare qualche sfida in più. Mi sono anche arrivate offerte da persone che volevano cedere le loro aziende, ma tutte le volte che devo decidere mi sudano le mani”.
Difficile immaginare quiz e programmi di varietà senza Gerry Scotti, eppure a breve sarà così.
Luana Mattia mi piace 3367 giorni fa
Per anni ci hanno raccontato che i cinesi, bontà loro, lavorano per una ciotola di Riso, negli ultimi 20 anni ci hanno detto che le paghe sono di 50 / 100 dollari al mese.
Nessuno però ha mai riportato quali siano le VERE paghe dei cinesi. Per questo motivo mi sono preso la briga ed ho contattato un ex collega che tutt'ora lavora in Cina per un grosso marchio della moda; e quello che mi ha girato ha dell'incredibile.
Ben lontani dai 100 dollari al mese, le paghe cinesi sono all'altezza di quelle italiane, e ben superiori a quelle che si riscontrano nei pasei dell' Est Europa.
Ora se moltiplichiamo queste paghe per UN MILIARDO di cinesi che NON vive nelle campagne, le cifre che otteniamo sono FOLLI , e riusciremo finalmente a capire perchè la cara vecchia Europa è in CRISI.
Se a tutto cio', aggiungiamo il fatto che la vita costa pochissimo, il cibo ha prezzi ridicoli, la tecnologia costa c.ca 1/3 che in Europa, e i vestiti (prodotti oramai tutti in cina) costano solamente qualche Euro, capirete quale BUFALA COLOSSALE ci venga propinata ogni giorno, per farci credere che uno dei popoli più antichi al mondo lavori per una gamella di RISO.
Quello che veramente costa in Cina sono i servizi e l'artigianato, ma i prezzi sono a livelli di quelli Europei, quindi ampiamente usufruibili.
A dimostrazione di quanto affermato, vi linko un documento ufficiale in PDF, realizzato dalle camere di commercio di Shanghai, Beijing (Pechino) , Shenzhen e Guangzhou (i distretti industriali) che riporta le paghe medie del 4° quadrimestre di quest'anno nelle aree più industrializzate del paese.
I valori sono in Renminbi l'altro nome per gli YUAN (valuta ufficiale) e il cambio è di 1 Yuan = 0.13 €
fate le debite considerazioni !
Allegro, ma non troppo mi piace 3365 giorni fa
chiediamocelo !
Raul Bove mi piace 2673 giorni fa
Il sociologo Max Weber definisce la relazione sociale come " il comportamento reciproco di più individui che regolano la loro condotta gli uni in relazione degli altri e si orientano di conseguenza".
La vita è una serie di eventi con rapporti di reciprocità tra l'essere umano ed il suo contorno sociale.
L'uomo non può vivere isolato. Dalla nascita fino alla morte, la sua vita si svolge in un campo sociale sotto forma di coesistenza con gli altri (famiglia, scuola, lavoro matrimonio, ecc.). E stato detto " nessuno è un isola ".
Se chiedete a qualcuno di parlarvi di se stesso, parlerà di tutti tranne che di lui : - mia madre è segretaria, mio padre à rappresentante. Ho due sorelle ed ho studiato nel tal liceo ecc.
Da ciò che vi dice degli altri indovinate i suoi gusti, i suoi desideri e le sue paure.
Egli è sede di relazioni che partono da lui o tendono a lui, e non è un'entità isolata.
Entrare in contatto con i nostri simili, ascoltarli, parlarci è una necessità. Persone che vivono un'esistenza isolata costituiscono eccezioni molto rare ed anormali che confermano la regola.
Per crescere bene, il bambino deve relazionarsi con altri, è la condizio sine qua non per la sua sopravivenza.
Riconoscendo la loro esistenza, il bambino arriva a percepire se stesso in quanto persona indipendente e responsabile.
Adamo non ha potuto considerarsi una persona, un io, finchè Dio non gli ha portato Eva.
Senza relazioni non c'è né essere né divenire; da esse dipende la sopravivenza.
Persone divorziate, celibi o anziane confessano " Muoio di solitudine ".
Il conflitto è una relazione sociale, costituisce una forma particolare di tutta questa rete di relazioni. Secondo Weber, se la relazione sociale è un comportamento reciproco tra più individui, esso può esprimersi sotto forma di intesa e di amore, od al contrario, di disaccordo e di odio.
In un conflitto sono necessariamente implicate due persone, esso è quindi proprio una relazione sociale.
Tutto può diventare oggetto di disaccordo e questo può nascere in una qualunque relazione interpersonale, esso è dunque inerente ad ogni gruppo o sistema sociale, esattamente come lo sono l'intesa e l'armonia.
Il conflitto è un fenomeno inerente ad ogni società o comunità, una componente naturale e normale delle relazioni umane.
I conflitti sono dunque inevitabili.
La nostra esistenza è fatta di molteplici relazioni.
Si vorrebbe vivere in pace con tutti, ma la coesistenza è sempre problematica. Non possiamo vivere da soli, ma ci è difficile vivere insieme." L'uomo cerca l'uomo e lo fugge " Abbiamo bisogno che gli altri ci accettino ma, poichè siamo tutti diversi, inevitabilmente nascono dei contrasti.
Qualunque sia il grado di amore, rispetto, compatibilità, vicinanza tra due persone, ci saranno sempre momenti in cui le loro azioni, i loro bisogni, i loro sentimenti, i loro pensieri si scontreranno. E' impossibile che due individui siano simili a tal punto da pensare, sentire od agire sempre in maniera identica.
Durante la nostra vita ci scontriamo proprio con quelli a cui siamo legati molto strettamente, in famiglia od al lavoro, negli svaghi ecc.
Il conflitto, questa relazione sociale normale ed inevitabile, si manifesta in noi, nel tempo e nello spazio, ci sono sempre state cause di conflitti in tutti i campi.
Se apriamo un libro di storia, notiamo che da sempre la legge della giungla, la legge del più forte è stata la regola, anche se non risolve niente e non genera mai niente di buono.
Nei rapporti tra paesi, molti di loro non hanno saputo risolvere i conflitti pacificamente, lo hanno fatto molto più spesso con la violenza.
Persino nel XX secolo, nonostante una società più tecnologicamente avanzata, non ci sono stati molti progressi nell'arte di vivere gli uni con gli altri.
Si dice che tutti non possono avere diritto a tutto nello stesso momento e quindi questa selezione sociale è eterna.
I conflitti riguardano tutti gli ambiti della vita, poichè le poste in gioco, i motivi, le cause dei conflitti sono molto diversi, nascono situazioni di vario genere tra persone, opinioni, interessi, autorità, necessità, teorie ecc.
Resta il fatto che questo è altamente demenziale per l'umanità tutta, dimostrando che la razionalità umana è succube di interessi economici fin dall'invenzione della moneta che ha schiavizzato non solo l'uomo ma anche il comportamento sociale.
Raul Bove mi piace 2673 giorni fa
Il sociologo Max Weber definisce la relazione sociale come " il comportamento reciproco di più individui che regolano la loro condotta gli uni in relazione degli altri e si orientano di conseguenza".
La vita è una serie di eventi con rapporti di reciprocità tra l'essere umano ed il suo contorno sociale.
L'uomo non può vivere isolato. Dalla nascita fino alla morte, la sua vita si svolge in un campo sociale sotto forma di coesistenza con gli altri (famiglia, scuola, lavoro matrimonio, ecc.). E stato detto " nessuno è un isola ".
Se chiedete a qualcuno di parlarvi di se stesso, parlerà di tutti tranne che di lui : - mia madre è segretaria, mio padre à rappresentante. Ho due sorelle ed ho studiato nel tal liceo ecc.
Da ciò che vi dice degli altri indovinate i suoi gusti, i suoi desideri e le sue paure.
Egli è sede di relazioni che partono da lui o tendono a lui, e non è un'entità isolata.
Entrare in contatto con i nostri simili, ascoltarli, parlarci è una necessità. Persone che vivono un'esistenza isolata costituiscono eccezioni molto rare ed anormali che confermano la regola.
Per crescere bene, il bambino deve relazionarsi con altri, è la condizio sine qua non per la sua sopravivenza.
Riconoscendo la loro esistenza, il bambino arriva a percepire se stesso in quanto persona indipendente e responsabile.
Adamo non ha potuto considerarsi una persona, un io, finchè Dio non gli ha portato Eva.
Senza relazioni non c'è né essere né divenire; da esse dipende la sopravivenza.
Persone divorziate, celibi o anziane confessano " Muoio di solitudine ".
Il conflitto è una relazione sociale, costituisce una forma particolare di tutta questa rete di relazioni. Secondo Weber, se la relazione sociale è un comportamento reciproco tra più individui, esso può esprimersi sotto forma di intesa e di amore, od al contrario, di disaccordo e di odio.
In un conflitto sono necessariamente implicate due persone, esso è quindi proprio una relazione sociale.
Tutto può diventare oggetto di disaccordo e questo può nascere in una qualunque relazione interpersonale, esso è dunque inerente ad ogni gruppo o sistema sociale, esattamente come lo sono l'intesa e l'armonia.
Il conflitto è un fenomeno inerente ad ogni società o comunità, una componente naturale e normale delle relazioni umane.
I conflitti sono dunque inevitabili.
La nostra esistenza è fatta di molteplici relazioni.
Si vorrebbe vivere in pace con tutti, ma la coesistenza è sempre problematica. Non possiamo vivere da soli, ma ci è difficile vivere insieme." L'uomo cerca l'uomo e lo fugge " Abbiamo bisogno che gli altri ci accettino ma, poichè siamo tutti diversi, inevitabilmente nascono dei contrasti.
Qualunque sia il grado di amore, rispetto, compatibilità, vicinanza tra due persone, ci saranno sempre momenti in cui le loro azioni, i loro bisogni, i loro sentimenti, i loro pensieri si scontreranno. E' impossibile che due individui siano simili a tal punto da pensare, sentire od agire sempre in maniera identica.
Durante la nostra vita ci scontriamo proprio con quelli a cui siamo legati molto strettamente, in famiglia od al lavoro, negli svaghi ecc.
Il conflitto, questa relazione sociale normale ed inevitabile, si manifesta in noi, nel tempo e nello spazio, ci sono sempre state cause di conflitti in tutti i campi.
Se apriamo un libro di storia, notiamo che da sempre la legge della giungla, la legge del più forte è stata la regola, anche se non risolve niente e non genera mai niente di buono.
Nei rapporti tra paesi, molti di loro non hanno saputo risolvere i conflitti pacificamente, lo hanno fatto molto più spesso con la violenza.
Persino nel XX secolo, nonostante una società più tecnologicamente avanzata, non ci sono stati molti progressi nell'arte di vivere gli uni con gli altri.
Si dice che tutti non possono avere diritto a tutto nello stesso momento e quindi questa selezione sociale è eterna.
I conflitti riguardano tutti gli ambiti della vita, poichè le poste in gioco, i motivi, le cause dei conflitti sono molto diversi, nascono situazioni di vario genere tra persone, opinioni, interessi, autorità, necessità, teorie ecc.
Resta il fatto che questo è altamente demenziale per l'umanità tutta, dimostrando che la razionalità umana è succube di interessi economici fin dall'invenzione della moneta che ha schiavizzato non solo l'uomo ma anche il comportamento sociale.
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