E non può essere preso sotto gamba. Interessa soprattutto i padroni di un cane o di un gatto.
Se siete abituati a farvi leccare sulla faccia o sulle mani, dove sapere che questo tenero gesto può arrivare a mettere a repentaglio la vostra vita. Come riporta il Corriere della Sera, rifacendosi a colpa a un caso riportato dal British Medical journal, il "Capnocytophaga canimorsus" è un batterio presente nella saliva di cani e gatti. "A contatto con le mucose umane - spiega - può provocare la sepsi (o setticemia), ovvero, un'infezione generalizzata a tutto l'organismo e determinata dal passaggio nel sangue di batteri provenienti da focolai infettivi".
L'allarme non è teorico. C'è stato, infatti, il caso di una 70enne che è finita in terapia intensiva per "una grave e rarissima forma di setticemia (appena 13 casi segnalati in Gran Bretagna negli ultimi 26 anni) contratta dal suo cane, un piccolo levriero italiano". Come riferisce il British Medical Journal, la pensionata è stata salvata solo grazie all'intervento di un parente che, sentendola farfugliare al telefono, ha immediatamente contattato i paramedici. Quando questi sono intervenuti, hanno trovato la donna priva di conoscenza e l'hanno portata in ospedale. Se inizialmente aveva dato segni di ripresa, dopo quattro giorni era sopraggiunta una grave insufficienza renale. Gli esami del sangue avevano, poi, evidenziato l'infezione da Capnocytophaga canimorsus. Questo tipo di batteri si trovano nelle cavità orali di cani e gatti e possono essere trasmessi attraverso la saliva. Basta, insomma, una banale leccata perché l'animale contagi il padrone.
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