Uno studio, pubblicato sulla rivista Ecology Letters, potrebbe dare soluzioni a bassissimo o nullo impatto ambientale
Chi pensava di averle provate tutte per tenere lontane le zanzare, senza successo, ora deve ricredersi. Un gruppo di ricercatori della Rockefeller University e dell'universita' israeliana di Haifa hanno trovato la soluzione finale: i feromoni dei loro predatori (la notonetta). Anzi, un particolare tipo di feromoni, i cairomoni, composti chimici studiati nelle interazioni fra piante e insetti, il cui ruolo era finora poco noto nelle interazioni tra insetti.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Ecology Letters, oltre a tracciare uno scenario in cui ci si potra' liberare dalla schiavitu' di fornelletti, candele, spray, piastrine, creme e unguenti, potrebbe fornire nuove strategie per il controllo della riproduzione degli insetti a bassissimo o addirittura nullo impatto ambientale.
Lo studio ha identificato come repellenti due odori emessi dalle notonette, curiosi insetti acquatici che nuotano capovolti, nonche' predatori di zanzare. Quando le femmine di zanzara arrivano nei pressi di una nuova pozza d'acqua e percepiscono i composti secreti dalle notonette, spesso rinunciano a deporre le uova. Sfruttando le tecniche di spettrometria di massa e di cromatografia e' stato possibile identificare i due composti che sono risultati essere l'n-eneicosano e l'n-tricosano.
Secondo gli studiosi, questo comportamento evita alla zanzara il rischio di una predazione immediata, anche se la espone al pericolo di morire per altre cause mentre va alla ricerca di un altro specchio d'acqua per la posa delle uova.
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